Mancano i medici, a San Benedetto precettazione congelata e si reclutano specializzandi

L'ospedale di San Benedetto
SAN BENEDETTO - Starebbe tramontando il provvedimento di impiegare i medici degli altri reparti dell’Ast Ascoli presso il Pronto soccorso sambenedettese e la conseguenza...

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SAN BENEDETTO - Starebbe tramontando il provvedimento di impiegare i medici degli altri reparti dell’Ast Ascoli presso il Pronto soccorso sambenedettese e la conseguenza dietro l’angolo sarebbe la chiusura della Murg.

 

Le polemiche dei giorni scorsi e soprattutto gli scudi sollevati dai sindacati avrebbero portato l’attuale commissario Roberto Grinta a congelare l’operazione in attesa del nuovo direttore generale. Una frenata che potrebbe mettere a rischio l’emergenza alle porte dell’estate. Inoltre in occasione di un incontro, svoltosi la scorsa settimana, si è parlato di chiedere alla Asur i medici specializzandi da formare a San Benedetto e non presso l’Azienda ospedaliero- universitaria delle Marche o altre strutture anconetane come avviene solitamente.


I tagli regionale 


Il problema è in capo alla Regione che continua ad attuare tagli, l’ultimo di 2milioni di euro proprio per la sanità del sud delle Marche. Una zona che da anni soffre per risorse ridotte e soprattutto carenza di personale, non a caso il Pronto soccorso ha dovuto attingere alle cooperative. Un reparto, quest’ultimo, in affanno con alle porte la stagione turistica che fa raddoppiare la popolazione e di conseguenza l’utenza che si riversa presso il reparto di emergenza. Da qui la determina emessa nelle scorse settimane dove si è andati a stilare una graduatoria di 73 medici attinti presso i vari reparti da intercettare per i turni al Pronto soccorso. Ma una levata di scudi, sia da parte dei professionisti che dei sindacati, si è registrata di fronte a tale circolare.

Tanto che il commissario Grinta, chiamato a traghettare l’Ast Ascoli fino al prossimo giugno per poi passare il testimone al nuovo direttore, ha congelato tutta l’operazione. A questo punto è salita la tensione al Pronto soccorso dove si sta assistendo a un continuo abbandono della barca da parte dei medici tra dimissioni e pre pensionamenti. Attualmente lo staff è composto da nove medici ma non basta. Quale potrebbe essere la conseguenza se non verranno precettati altri professionisti? La chiusura della Murg, già ridimensionata a Osservazione breve, e la perdita dei posti letto dove se ne contano 13, anche se il problema sarebbe proprio il fatto di mantenere due servizi su due piani. 


Reparti in difficoltà 


Attualmente i reparti in difficoltà sul fronte del personale, oltre al Pronto soccorso, sono l’Oncologia e la Pediatria. Ed è proprio ai reparti che l’Emergenza ha chiesto una mano, ma i problemi riguarderebbero la sicurezza visto che è diversa la preparazione di un medico di Medicina d’urgenza da uno appartenente a un’altra specialistica, oltre al fatto che la chiamata di un dottore attinto da altro settore farebbe rimanere sguarnito quel reparto. Insomma una coperta sempre troppo corta su cui la Regione deve mettere mano una volta per tutte.
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Corriere Adriatico