San Benedetto, cane impallinato da un cacciatore nella zona vietata

San Benedetto, cane impallinato da un cacciatore nella zona vietata
SAN BENEDETTO - Lato nord della collina di Montesecco. È in quell’area che, qualche cacciatore, si è divertito ad impallinare un cane e a lasciarlo lì....

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SAN BENEDETTO - Lato nord della collina di Montesecco. È in quell’area che, qualche cacciatore, si è divertito ad impallinare un cane e a lasciarlo lì. Qualcuno, nel pomeriggio di martedì, ha infatti sparato nella parte posteriore di Tommy, un beagle di tre anni allontanandosi poi in tutta fretta dalla zona. Il povero cane è riuscito, con grandi difficoltà, a tornare a casa e ad attirare l’attenzione dei suoi padroni che lo hanno subito portato dal veterinario quindi, una volta applicate le prime medicazioni, hanno denunciato tutto ai carabinieri della stazione di Grottammare.


È tutto accaduto nel pomeriggio di martedì nel territorio del Comune di Grottammare. Il beagle vive in un’abitazione in zona San Leonardo, ad ovest della zona Fornace e sul lato nord della collina di Montesecco. Un’area che, anche in virtù di un devastante incendio andato in scena nell’estate di tre anni fa, sarebbe anche interdetta alle attività venatorie. Il cane, che si trovava all’interno della proprietà della propria famiglia, è uscito per correre nelle aree intorno casa. E’ passato diverso tempo poi, i suoi padroni, moglie e marito, lo hanno visto tornare camminando a fatica e guaendo. La parte posteriore sanguinava copiosamente ed hanno impiegato poco tempo a rendersi conto di cosa fosse accaduto. La radiografia effettuata, subito dopo, dal veterinario, ha dato conferma ai propri sospetti: nella coda e nella regione anale del povero animale c’erano decine di pallini di piombo da caccia.

«Il dottore – racconta la coppia – ci ha spiegato che dalla portata di penetrazione di quei pallini il colpo è stato sparato da distanza ravvicinata».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico