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SAN BENEDETTO - Inizia sotto il sole di San Benedetto l’ennesima battaglia, quella di riportare la Gran Bretagna in Europa. È il regalo che Harry Shindler vuole fare ai suoi compatrioti e che ha annunciato ieri allo chalet Vesuvio alla presenza dell’ambasciatore inglese Ed Llewellyn, della stampa internazionale e dei tanti amici che si sono ritrovati per festeggiare i 101 anni di colui che probabilmente è l’ultimo reduce dallo sbarco Alleato di Anzio.
«A ottobre - ha spiegato Harry al centinaio di commensali - partirò per Londra dove creerò un Comitato mettendo insieme laburisti e conservatori per dare seguito al sogno di Winston Churchill: il nostro Paese deve far parte della famiglia europea».
«Più che un diritto è un dovere morale - si è accalorato - noi sappiamo che non c’è pace senza libertà e vogliamo un altro secolo di pace per la nostra Europa. Io che ho combattuto contro i totalitarismi devo andare nelle scuole a raccontare cosa significa la dittatura e quanto sangue è stato versato perché oggi noi tutti possiamo godere di questo benessere». Ex sindacalista, il più anziano iscritto al partito laburista inglese in vita, Harry sa che ci vorranno anni per tornare indietro e riportare i suoi concittadini in Europa. Lui, che ha riannodato le vite di tanti caduti ad Anzio restituendole alla pietas dei loro familiari, ha poi concluso: «Ecco solo dopo che saremo tornati in Europa potrò andare come tutti i pensionati al porto e guardare i pescherecci salpare...».
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Corriere Adriatico