Lo scrigno verde di Canali al posto della Fossa dei leoni, a San Benedetto si affronta il futuro del Ballarin e la location del nuovo ospedale

Lo scrigno verde di Canali al posto della Fossa dei leoni, a San Benedetto si affronta il futuro del Ballarin e la location del nuovo ospedale
SAN BENEDETTO - Spunta l’area Brancadoro per l’ospedale mentre per il Ballarin si attende lo “scrigno” di Canali. Tanti gli argomenti al fuoco in questa...

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SAN BENEDETTO - Spunta l’area Brancadoro per l’ospedale mentre per il Ballarin si attende lo “scrigno” di Canali. Tanti gli argomenti al fuoco in questa torrida estate politica, a cominciare dal nuovo Madonna del Soccorso che vede in ballo anche le location via Torino e in zona Coop. 


L’ex stadio

Uno scrigno di verde inserito in un progetto urbano che coinvolgerà anche la pineta dei Funai e la rotatoria è invece la prima idea lanciata dall’archistar Guido Canali per il futuro del Ballarin, argomento che è stato al centro dell’ultima riunione di maggioranza assieme all’individuazione dell’area dove ubicare il nuovo ospedale dove è spuntata l’ipotesi Brancadoro che però ha trovato una levata di scudi. La prima idea progettuale per il nuovo Ballarin verrà consegnata entro settembre. Canali, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi, starebbe già lavorando alle bozze. Sul fronte amministrativo si tornerà in consiglio comunale a fine mese per votare la variazione di bilancio tesa a stanziare i 139mila euro per l’incarico al professionista così da conferirgli il mandato entro fine agosto. Complessivamente sono a disposizione 2.450.000 euro oltre ai 450mila messi a disposizione dalla Fondazione Carisap. Dopo un approfondito sopralluogo, che ha richiesto diverse ore, l’architetto Canali ha data un’idea di massima di una prima visione progettuale: la realizzazione di uno “scrigno”, che conservi il verde pubblico e ne protegga la bellezza rispetto alla strada nelle immediate vicinanze e al paesaggio urbano. Canali ha inoltre chiesto all’amministrazione di indicare delle linee di massima in merito a ciò che vorrebbe realizzare, in modo da guidarlo nello sviluppo di una prima proposta, che potrebbe essere sul tavolo già a settembre. Infine, all’assemblea è stata prospettata la possibilità di estendere il progetto su un’area più vasta, comprendente anche la pineta dei Funai e la rotatoria. 


Le ipotesi


Più volte infine era stato accennato all’area Brancadoro come possibile terreno dove ospitare il nuovo ospedale ma ogni volta erano stati sollevati gli scudi. Questa volta sembra quasi inevitabile visto che delle tre aree proposte dal Comune alla Regione per costruire il nuovo presidio ospedaliero sulla costa ben due sono state definite inadeguate. Dal sopralluogo di tutte le altre zone però è risultato che solo la prima, Brancadoro, in effetti sarebbe veramente esente da criticità.

 

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Corriere Adriatico