Aumento Tari, turisti penalizzati: la secca lamentela del proprietario di una seconda casa
SAN BENEDETTO - «Faccio notare che anche i non residenti che, come me hanno una casa di proprietà nel Comune di San Benedetto pagano la Tari per un anno intero...
SAN BENEDETTO - «Faccio notare che anche i non residenti che, come me hanno una casa di proprietà nel Comune di San Benedetto pagano la Tari per un anno intero sia nel proprio comune di residenza che appunto a San Benedetto, pur non usufruendo dello stesso per più di qualche mese».
È un ascolano a scrivere ma nella medesima situazione si trovano tanti turisti che, da anni, vengono in vacanza in città grazie all’aquistoi, proprio o dei genitori, di un appartamento in Riviera. Un turista che non ha gradito l’intervento del consigliere di Italia Viva, Tonino Capriotti, al quale il sindaco Pasqualino Piunti sarebbe intenzionato a dar retta facendo uno sconto ai sambenedettesi domiciliati fuori città ed inasprire, nel contempo, la Tari ai “forestieri”. «Mi piacerebbe - continua il lettore che firma la lettera - sapere cosa spinge il consigliere Tonino Capriotti ad affermare che questa sia una proposta “giusta”. Anche quanto affermato riguardo il calcolo dell’imposta faccio presente che essa è già basata sullo stato di famiglia: infatti sulla comunicazione del Comune sull’avviso di pagamento della Tari, nella parte che riguarda l’elenco degli immobili tassati, al punto 1) riporta: “Utenze domestiche - abitazione non residenti - ..omissis… numero occupanti dal …. al ….”.Quindi a mio modesto parere, se è giusto che chi è domiciliato fuori dal Comune abbia uno sgravio, parimenti dovrebbe essere per chi possiede una seconda casa ma ne usufruisce sicuramente per un periodo limitato di tempo».