San Benedetto si inventa un'app per indicare ai turisti cosa fare in Riviera quando piove

San Benedetto si inventa un'app per indicare ai turisti cosa fare in Riviera quando piove. Foto d'archivio
SAN BENEDETTO La pioggia non deve spegnere il motore dell’accoglienza turistica. «Stiamo lavorando ad un’applicazione smartphone, per comunicare in tempo reale...

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SAN BENEDETTO La pioggia non deve spegnere il motore dell’accoglienza turistica. «Stiamo lavorando ad un’applicazione smartphone, per comunicare in tempo reale ai nostri ospiti cosa si può fare a San Benedetto anche in caso di maltempo». Lo dice il presidente dell’associazione albergatori, Nicola Mozzoni, durante questo primo weekend d’agosto, caratterizzato da continui acquazzoni. Intanto, le strutture alberghiere fanno ciò che possono per gestire una situazione non ottimale. 


Le motivazioni


«Ovviamente, per chi viene in vacanza in una località come la nostra, il sole è fondamentale - sottolinea Mozzoni -. Ma ci organizziamo anche per giornate di maltempo, tra animazioni negli hotel e visite nelle strutture museali. Vorrei sottolineare il Museo del Mare, la cui gestione attuale è un punto di forza per noi. Organizzano molte iniziative, un’ottima risorsa in caso di maltempo. Certo - prosegue l’operatore turistico - tutto questo se la pioggia si concentra in pochi giorni. Se il maltempo è più lungo, come purtroppo è successo a giugno, andiamo un po’ in difficoltà». 


Il metodo


Dall’associazione albergatori sottolineano come, sempre in caso di tempo brutto, sia ormai rodata l’organizzazione di gite alla scoperta dell’hinterland collinare o verso il capoluogo Ascoli. «In questo caso molto dipende dalla giornata - spiega ancora Mozzoni -. Se parliamo di una pioggia diffusa su tutto il territorio, organizzare un’escursione può rivelarsi un’esperienza non piacevole per i nostri ospiti, dunque spesso evitiamo». 


Le opportunità


Da questo punto di vista, ormai ciclicamente si fanno ragionamenti su che fare per rendere l’appeal rivierasco meno dipendente dal solleone. Durante l’estate 2014, l’allora assessore al turismo Margherita Sorge propose di mettere gli chalet nelle condizioni di ampliare l’offerta, puntando ad esempio su mini Beauty Farm. Discorso interessante che, però, non si è mai concretizzato. Qualche operatore balneare ha più volte chiesto (finora invano) di riadattare il Piano di Spiaggia per consentire la posa di coperture facilmente removibili a ridosso del mare. L’obiettivo? Far godere al villeggiante lo spettacolo dell’Adriatico in tempesta che, effettivamente, per chi non l’ha mai visto, può essere particolarmente suggestivo. Dunque, realizzare degli interventi per “desolarizzare la stagione” (copyright Sorge) resta un obiettivo di stretta attualità. «Riprendere progetti di questo tipo sarebbe molto importante» rimarca il presidente Mozzoni, consapevole comunque che, attualmente, gli investimenti nelle strutture balneari sono frenati anche dalle incertezze future generate dall’applicazione della Direttiva Bolkestein. 


L’obiettivo


«Ma - conclude Mozzoni - sono sicuro che garantire degli ulteriori spazi coperti per accogliere al meglio i bagnanti in caso di pioggia andrebbe a vantaggio di tutti, anche di noi albergatori. Perché tutti, in definitiva, abbiamo come obiettivo finale la soddisfazione e la felicità dei nostri ospiti».
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Corriere Adriatico