Allarme per le anatre dell'Albula: «Rischiano di finire cotte all'arancia»

Le anatre alla foce del torrente Albula a San Benedetto
SAN BENEDETTO - Protezione e valorizzazione della colonia di anatre alla foce dell’Albula: positivo incontro tra amministrazione e volontari. In una settimana, saranno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN BENEDETTO - Protezione e valorizzazione della colonia di anatre alla foce dell’Albula: positivo incontro tra amministrazione e volontari. In una settimana, saranno pronti i cartelli da apporre in tre punti (via Piemonte, via Premuda e zona monumento alla Geneviève) che esporranno alcune norme di comportamento da adottare per non disturbare gli animali.

 

Ma, purtroppo, c’è ancora chi saccheggia le uova e, addirittura, qualcuno è stato visto tentare di rubare un’anatra intera. «Un uomo voleva prenderla per il collo ma è stato fermato in tempo. Alla richiesta di spiegazioni, ha risposto che voleva cucinarla e mangiarla. Dunque continuano a verificarsi situazioni spiacevoli che, fortunatamente, non intaccano il benessere complessivo della colonia» sottolinea Mauro Caffarini: medico in pensione, tra i cittadini più impegnati nella cura quotidiana dei simpatici pennuti. Animali che, tra l’altro, sono anche cresciuti di numero.

«Speriamo che San Benedetto sfrutti questa autentica miniera d’oro che la natura ha offerto - prosegue Caffarini -. Durante l’estate, le anatre hanno calamitato la curiosità e l’attenzione di centinaia di persone, diventando una vera e propria attrazione turistica. Dunque bene i cartelli, ma occorrerebbero più controlli e magari un sistema di videosorveglianza più preciso, anche come deterrenza verso certi comportamenti scriteriati. Attualmente c’è già una telecamera ma non copre l’intero perimetro dell’area dove si muovono le anatre».

Durante l’incontro, svolto nei giorni scorsi, il vicesindaco Antonio Capriotti (delegato all’ambiente) ha dato la disponibilità dell’amministrazione a valutare delle soluzioni di medio-lungo periodo per migliorare la permanenza della colonia, considerato che ormai sta diventando stanziale. «Andrà portata avanti un’opera di rinaturalizzazione della foce dell’Albula» sottolinea Capriotti.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico