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Come si sa, sono ormai diversi mesi che l’ultimo tratto del torrente Albula è diventato l’habitat di una colonia di germani reali. Il numero dei pennuti è in continua crescita (si parla di almeno 33 esemplari) e la colonia continua ad attirare l’attenzione di residenti e visitatori. Purtroppo, la presenza delle anatre - unita anche a diversi piccioni - deve aver mosso i meccanismi di qualche mente malata.
Controllo dei filmati
«La polizia municipale è stata incaricata di controllare i filmati delle telecamere intorno all’Albula, per cercare di individuare qualche elemento che possa far risalire all’identità di chi ha compiuto un gesto così inqualificabile - sottolinea il vicesindaco Tonino Capriotti: delegato all’ambiente -. Interesseremo tutti gli organi competenti per andare fino in fondo a questa storia. Un gesto scellerato che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi, non solo per gli animali, ma anche per le persone». Infatti, il veleno poteva finire anche sulle mani di qualche bambino. L’area è stata ripulita ma ora Questione Natura chiede a gran voce che vengano installate delle telecamere di sorveglianza anche lungo la foce dell’Albula. «Chiediamo inoltre - dicono ancora i ragazzi - l’installazione di almeno tre cartelli di segnalazione e di avvertimento sulla presenza di questa numerosa colonia di anatre». La richiesta di una cartellonistica era già stata fatta, un mese fa, dall’assemblea del Comitato di quartiere Albula Centro. «Fortunatamente - concludono da Questione Natura - finora la numerosa colonia di 33 anatre è rimasta intoccata, ma l’apparizione sporadica di questo grano rimane pericolosa non solo per loro, ma anche per tutti gli animali, sia da passeggio che non, che potrebbero esserne attirati in quanto è estremamente visibile sopra al cemento o ai ciuffi d’erba dove posano zampe e muso, ma dove possono sedersi o giocare anche bambini piccoli». Simili comportamenti, purtroppo, si sono già registrati pure in altre zone della città. Nel 2021, lungo via Custoza (quartiere Marina Centro) qualcuno aveva gettato del topicida in strada, forse esasperato dall’eccessiva presenza di ratti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico