L’Agraria non va a tutto gas: via Macchie ancora senza metano. E le proteste si fanno sempre più insistenti

L’Agraria non va a tutto gas: via Macchie ancora senza metano. E le proteste si fanno sempre più insistenti
SAN BENEDETTO  - L’Agraria non va a tutto gas. Ci potrebbe scappare anche questa battuta se non fossimo davanti a un disagio che, da anni, complica la vita quotidiana...

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SAN BENEDETTO  - L’Agraria non va a tutto gas. Ci potrebbe scappare anche questa battuta se non fossimo davanti a un disagio che, da anni, complica la vita quotidiana di diverse persone. Infatti, l’area di via delle Macchie non è ancora servita dalla rete del metano

 


Famiglie e attività della zona debbono andare avanti col vecchio sistema di bombole. «Ci erano state fatte promesse che non sono state mantenute, siamo pronti alla protesta». Lo dice chiaro e tondo Luigi Piunti (segretario del Comitato di quartiere) al termine di un sopralluogo svolto con i rappresentanti del Comune. In particolare, c’erano le consigliere comunali di maggioranza Elena Piunti e Barbara De Ascaniis; insieme al presidente dell’Agraria, Antonio Romano, ed alcuni residenti. 


Passate al setaccio le urgenze più impellenti del quartiere, come quella di una maggiore attenzione sul fronte dell’igiene urbana e degli allagamenti tra le vie Pasubio e San Giovanni. Ma il presidente Romano e il segretario Piunti vogliono puntare i fari soprattutto sulle carenze della rete-gas. Una rete che solo negli ultimi anni si sta ramificando all’Agraria. Alla fine del 2018, dopo un iter assai prolungato, le condutture si sono estese lungo via San Giovanni. «Già allora - ricorda Antonio Romano - l’Italgas aveva fornito delle rassicurazioni sul fatto che la rete sarebbe proseguita su via delle Macchie. Tra un rinvio e l’altro, è arrivata pure la pandemia a rallentare tutto. Poi era stato detto che l’impianto sarebbe stato pronto entro la primavera dello scorso anno, poi ai primi mesi del 2022. Mentre ora ci dicono che l’Italgas avrebbe dirottato su altri interventi i soldi necessari a questo lavoro. Una cosa che, ovviamente, ci lascia insoddisfatti». 

Chi vive o lavora in quella zona (a brevissima distanza dall’Abruzzo) non intende arrendersi: «Noi non molliamo - scandisce Luigi Piunti -. Chiediamo al Comune di effettuare un nuovo sollecito all’Italgas. Organizzeremo una riunione ad hoc e siamo pronti anche a manifestare davanti al municipio, perché gli amministratori che sono stati eletti per rappresentarci debbono farsi carico di questo problema e portarlo nuovamente all’attenzione dell’ItalGas». 



Va detto che è già stata fissata la prima assemblea pubblica dei residenti dallo scoppio della pandemia. Appuntamento alle ore 20.45 di venerdì 22 aprile, presso il Parco Annunziata di via Gronchi. L’incontro è stato indetto, in primis, per definire gli aspetti organizzativi delle elezioni (convocate per sabato 4 e domenica 5 giugno) chiamate a rinnovare questo ed altri 15 direttivi di Quartiere. Dunque il team del presidente Romano ha voluto effettuare un sopralluogo con i rappresentanti del Comune proprio a chiusura del suo percorso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico