San Benedetto, affonda un altro peschereccio: si indaga sulle cause. È il secondo in cinque giorni

San Benedetto, affonda un altro peschereccio: si indaga sulle cause. È il secondo in cinque giorni
SAN BENEDETTO - Un altro peschereccio affondato a distanza di soli cinque giorni dal naufragio dell'Antonio Padre: questa volta non si è trattato di un naufragio ma di...

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SAN BENEDETTO - Un altro peschereccio affondato a distanza di soli cinque giorni dal naufragio dell'Antonio Padre: questa volta non si è trattato di un naufragio ma di un affondamento all’interno del porto di San Benedetto.


La segnalazione è arrivata nella tarda serata di ieri (lunedì 23 aprile) alla Sala Operativa della locale Capitaneria di porto.

Peschereccio affonda in porto


Il peschereccio, lungo 21 metri, era appena rientrato dall’attività di pesca ed aveva ormeggiato al suo abituale posto (banchina di riva) quando, per cause ancora da definire, è affondato adagiandosi sul fondale di circa 3 metri, con la parte sinistra dello scafo a pelo d’acqua e ancora visibile.
Immediatamente il Comandante del porto, Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio, ha disposto l’invio di personale militare e dell’equipaggio della motovedetta di guardia in porto, al fine di appurare i fatti e coordinare le operazioni necessarie al contenimento dell’eventuale inquinamento.

L’Autorità marittima ha diffidato l’armatore del motopesca a porre in essere ogni azione finalizzata ad impedire ogni forma di inquinamento causato dall’eventuale fuoriuscita di idrocarburi dal peschereccio.

Si indaga sulle cause


L’Armatore ha provveduto a mettere in sicurezza lo specchio acqueo interessato mediante il posizionamento di panne assorbenti e panne contenitive. In queste ore, gli uomini e le donne della Guardia Costiera picena stanno ascoltando tutti i membri dell’equipaggio del peschereccio per ricostruire la dinamica dell’affondamento.
La Capitaneria di porto di San Benedetto, proseguirà a ritmo serrato un costante monitoraggio portuale e ambientale.

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Corriere Adriatico