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I dettagli
I genitori, la ditta Fratarcangeli che si occupa del trasporto scolastico, l’assessore ai servizi sociali Andrea Sanguigni e il consigliere comunale Stefano Gaetani. Un summit doveroso dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi, non solo per l’aumento del costo del servizio, ma soprattutto per la modifica improvvisa degli orari riguardanti l’istituto scolastico comprensivo Nord.
Le varianti
«Lo scorso anno venivano percorsi 120mila chilometri da settembre a giugno - spiega il consigliere Stefano Gaetani - mentre quest’anno saranno 101mila. Ma non potevamo saperlo già a settembre. Ogni anno ci sono varianti. Lo stesso aumento, che era stato annunciato di 211mila euro da aggiungere al costo base di 411mila euro annui, sarà effettivamente di 111mila euro quindi si arriverà a 510mila euro e non di 620mila euro. L’aumento iniziale di oltre 200mila euro era stato conteggiato sui chilometri che venivano fatti lo scorso anno». In questo modo ci sarà una sorta di risparmio rispetto agli annunci di qualche settimana fa. L’amministrazione ha motivato anche l’assenza del contratto di fornitura ancora oggi tra il Comune e la Fratarcangeli, in quanto di prassi verrebbe firmato ogni anno, 30 o 45 giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico proprio al fine di verificare il fabbisogno di chilometri. Inoltre da quest’anno il contratto non è conteggiato “a corpo”, ossia con un prezzo fisso bensì calcolato sul chilometraggio. Di conseguenza all’inizio dell’anno occorre valutare tutte le schede che ogni istituto compila con gli orari di entrata e di uscita oltre alle varie richieste. Solo a quel punto può essere formalizzato il contratto di fornitura. «Un problema di base - prosegue Gaetani - è il fatto che gli orari nelle scuole non sono omogenei, per questo è difficile una programmazione a monte».
Il nodo
Rimane invece ancora il nodo sull’assistenza a bordo che verrebbe garantita per i bus che trasportano gli alunni sia delle elementari che delle medie ma non quelli che si occupano solo delle scuole medie, dove per altro non ci sarebbe un obbligo nel garantire il controllo a bordo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico