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SAN BENEDETTO - Nei primi giorni di ottobre si riaccenderanno le luci dei proiettori nella multisala del Palariviera. Accordo raggiunto con la società Madison Cinemas da parte della Palacongressi che ha avuto come testimone d’eccezione l’assessore Gian Luigi Pepa.
Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro sindacale al Palariviera tra Fausto Calabresi della Palacongressi srl, Marco Assenti consulente del lavoro aziendale, Manuele Ilari della Società Madison Cinemas Palariviera, le organizzazioni sindacali Cgil, i lavoratori e l’assessore al bilancio ed al decoro urbano Gian Luigi Pepa.
La nuova gestione, che vanta una lunga esperienza nel settore dei cinema, si profila come più familiare rispetto alla precedente della Uci. L’amministratore Manuele Ilari annuncia che la Società MCP inizierà al più presto la riapertura dell’esercizio cinematografico sin dai primi giorni del mese di ottobre, per poter ridare lustro alla struttura e riconsegnare alla cittadinanza gli spettacoli cinematografici bruscamente interrotti dalla pandemia e dalla dismissione da parte dell’Uci. Ha preso parte all’incontro l’assessore al bilancio Gian Luigi Pepa, che ha affermato il suo impegno a trovare soluzioni risolutive con il Comune dicendo: «Il Palariviera è un fiore all’occhiello della città e chi per formazione familiare propende all’arte non può evitare di trovare soluzioni in un plesso pieno di opportunità di trovare spazi per iniziative culturali, artistiche».
Intanto resta in piedi il contenzioso tra la Palacongressi e il Comune dove la società da quasi due anni chiede “una mano” all’amministrazione e finora ci sarebbe stato un muro da parte dell’ente. Tra le proposte avanzate c’è un efficientamento energetico della struttura che ha costi energetici molto alti da qui la richiesta di poter installare pannelli fotovoltaici sul tetto chiedendo un diritto di superficie che però sarebbe stato negato dal Comune. A seguire un ampliamento degli anni di gestione di almeno cinque anni. Quindi viene chiesta la revisione anche del contatto di affitto e soprattutto viene sollecitato un lavoro di rivalutazione dell’impianto affinché diventi davvero un polo di eccellenza sia turistico che culturale del centro Italia. Una questione che si ritroverà sulla scrivania il prossimo sindaco e non è escluso che si arrivi a una richiesta di arbitrato Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico