«Sono stata violentata nella pineta». Ma le indagini la smascherano: si è inventata tutto. E ora rischia la denuncia

«Sono stata violentata nella pineta». Ma si è inventata tutto e ora rischia la denuncia
SAN BENEDETTO - Aveva raccontato di essere stata aggredita e violentata nei pressi della pineta Funai a San Benedetto. Ma le dichiarazioni della ragazza sono subito apparse agli...

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SAN BENEDETTO - Aveva raccontato di essere stata aggredita e violentata nei pressi della pineta Funai a San Benedetto. Ma le dichiarazioni della ragazza sono subito apparse agli inquirenti discordanti, poco credibili.Tanto che aveva anche deciso di non sporgere querela.  E a venti giorni dall'episodio le indagini condotte dagli agenti di polizia del Commissariato di San Benedetto, in collaborazione con la Sezione di P.G. della Procura di Ascoli Piceno, hanno evidenziato l’insussistenza dei fatti.

"Sono stata violentata", ma non era vero

I motivi per i quali la ragazza, che mai ha voluto sporgere querela per fatti raccontati, abbia inventato una storia di violenza simile (innescando immediate e accurate indagini di polizia giudiziaria) non sono noti e sono al vaglio della Procura della Repubblica che ne valuterà anche la eventuale rilevanza penale. Rischia una denuncia.Secondo il racconto della giovane, poco più che maggiorenne, un uomo sui trent'anni l'aveva afferrata mentre stava percorrendo il tratto di strada in monopattino sulla pista ciclabile che collega il parcheggio del Ballarin all’inizio del lungomare di Grottammare.  Lei avrebbe ovviamente opposto resistenza, facendo scatenare  una colluttazione in seguito alla quale la giovane ha avuto bisogno delle cure del Pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto al quale si è rivolta prima di recarsi in commissariato per denunciare la violenza subita. Ma la denuncia non è stata mai formalizzata. 

Le indagini l'hanno smascherata

Ma le indagini sono andate comunque avanti, visto il gravissimo episodio riferito agli inquirenti. Ieri il comunicato ufficiale della Questura di Ascoli, che ha chiuso le indagini evidenziando il fatto che la ragazza si era inventata la storia della violenza, anche se i motivi sono ancora tutti da chiarire. Come sono da chiarire le contusioni che l'hanno indotta a farsi curare al pronto soccorso.  

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Corriere Adriatico