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SAN BENEDETTO - Il Porto d’Ascoli calcio potrà disputare le sue partite anche al Riviera delle Palme nel caso in cui la Lega Pro non dovesse accendere semaforo verde per il campo Ciarrocchi. È stata data, infatti, piena disponibilità da parte dell’amministrazione comunale a poter utilizzare il Riviera.
Il Riviera
L’incontro si è svolto ieri mattina alla presenza di Vittorio Massi presidente del Porto d’Ascoli e l’assessore allo sport Pierfrancesco Troli assieme al funzionario comunale Alessandro Amadio. Comune che essendo titolare del Riviera delle Palme ha dato piena disponibilità a ospitare anche le partite del Porto d’Ascoli. Proprio oggi è in programma un sopralluogo da parte della Lega Pro prima presso il campo Merlini poi al Ciarrocchi, impianto dove in questi anni si è allenato e ha disputato le sue partite il Porto d’Ascoli calcio, ma ora la squadra è stata promossa in serie D, di conseguenza è necessario controllare se il campo abbia tutte le caratteristiche e i requisiti per accogliere un campionato di categoria superiore.
Il piano B
Nel caso in cui il sopralluogo dovesse definire il “Ciarrocchi” inadeguato, la squadra potrà proporre l’alternativa del Riviera.
La convenzione
Intanto si pensa al rinnovo della convenzione per la gestione del Ciarrocchi, che a oggi prosegue attraverso le proroghe riconosciute per la pandemia ma tra qualche mese il Comune dovrà mettere a bando il campo. La Saxa e quindi Vittorio Massi, che in questi anni ha sempre gestito il Ciarrocchi, ha già pronto un progetto di riqualificazione dell’intero impianto che prevede nuovi spogliatoi, da destinare anche agli arbitri e guardialinee femminili, la realizzazione di una palestra attigua al campo, l’ampliamento della tribuna spettatori e soprattutto una nuova recinzione a est. Nell’immediato si procederà anche a un rintaso del campo. Per quanto riguarda gli spogliatoi verrebbe rispolverato il progetto elaborato proprio da Massi assieme all’architetto Albino Scarpantoni, che prevede spogliatoi ad uso individuale pensati proprio durante la pandemia, forniti di doccia, wc, lavabo, panca, illuminazione interna, mezzi di aerazione e climatizzazione opportuni alle condizioni climatiche del luogo di installazione, sistema elettronico di abilitazione e disabilitazione dell’accesso e dei servizi del tipo comunemente in uso nelle camere di molti hotel, realizzati in moduli prefabbricati disposti in file orizzontali su uno o più livelli in elevazione, da connettere permanentemente a formare una struttura. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico