ROCCAFLUVIONE - Un masso di grandi dimensioni si è staccato domenica sera dalla scarpata lungo la strada provinciale che porta alla frazione Agelli di Roccafluvione creando...
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A causa del grosso masso, dunque, la circolazione stradale per qualche ora è stata chiusa per poter consentire le operazioni di soccorso. Il disgaggio del grosso masso, che si è verificato a circa un chilometro e mezzo dal bivio sulla strada che collega Ascoli con Roccafluvione e conduce fino a Croce di Casale da poco passata sotto il controllo dell’Anas, non ha creato particolari problemi dal momento che il traffico per la frazione di Agelli è assai limitato, ma sussisteva comunque il pericolo che con il buio qualche automobilista inconsapevole avrebbe potuto trovarsi di fronte l’ostacolo imprevisto ed avrebbe potuto correre qualche guaio.
I vigili del fuoco hanno provveduto a far cadere le pietre che erano rimaste in bilico sul costone di roccia che costeggia la sede stradale dell Provinciale per Agelli, a liberare la carreggiata dai detriti e a segnalare il pericolo agli automobilisti in transito. Che quella fosse una zona a rischio di cedimenti e di caduta massi lo si sapeva dal momento che la zona è già stata interessata da frane e smottamenti, soprattutto dopo gli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia ed il territorio Piceno nel 2016, tanto che tra pochi giorni inizieranno i lavori di messa in sicurezza della scarpata lungo la strada provinciale per una decina di chilometri.
Si tratta di un intervento importante che prevede un investimento di circa sei milioni e mezzo di euro, finanziati con i fondi del terremoto. Dopo che l’Anas, in qualità di ente attuatore, ha proceduto a bandire la gare e ad affidare i lavori al raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato l’appalto, il prossimo 26 agosto verrà allestito il cantiere per la realizzazione di gabbionate e il montaggio di reti paramassi per evitare il verificarsi di cedimenti e disgaggi pericolosi dalle pareti lungo tutto il traciato della strada provinciale. Le ripetute scosse che si sono susseguite dal 2016 hanno reso ancor più pericolosa la zona che è stata sempre più frequentemente interessata da frane che hanno invaso la carreggiata stradale e delle pericolose cadute di massi rendendo assai difficoltoso e pericolo il collegamento con la frazione di Agelli.
Una situazione pericolosa che verrà risolta con l’esecuzione dei lavori che partiranno a quattro anni esatti dalla terribile scossa che ha portato morte e distruzione nel Centro Italia e, soprattutto, nell’entroterra Piceno e nei Comuni all’ombra del Monte Vettore e dei Sibillini. A pochi giorni dall’apertura del cantiere, però, domenica sera, si è verificata la caduta del grosso masso lungo la strada provinciale creando notevole apprensione tra gli abitanti della zona e in quanti percorrono quella via di collegamento con assiduità. È stato qualche automobilista di passaggio a rendersi conto di quanto era accaduto e a richiedere il provvidenziale intervento dei vigili del fuoco per la rimozione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico