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Avvio delle udienze nell'ambito del processo di secondo grado in Corte d'Appello per la tragedia dell'hotel Rigopiano, sul Gran Sasso, dove il 18 gennaio 2017 una valanga portò alla morte di 29 persone fra ospiti e dipendenti, tra cui 6 marchigiani. Prossima udienza il 13 dicembre, sentenza prevista il 9 febbraio 2024.
La relazione
In primo grado sono stati condannati 5 dei 30 imputati. Oggi, nel Tribunale de l'Aquila c'è stata la relazione dei due sostituti procuratori di Pescara, Annamaria Benigni e Massimo Papalia, che ha ribadito l'impianto accusatorio lungo le oltre trecento pagine del ricorso avverso la sentenza di primo grado.
I punti
Il primo punto è il nesso di causalità tra il terremoto e la valanga che quel 18 gennaio ha investito l'Hotel Rigopiano. Poi, la prevedibilità della valanga, la mancata realizzazione della Carta di valutazione pericolo valanghe da parte della Regione Abruzzo, la mancata convocazione della Commissione Valanghe e, riguardo alle responsabilità in capo alla Prefettura di Pescara, la mancata esecuzione dei compiti di Protezione Civile e il depistaggio, con la tristemente famosa telefonata del cameriere Gabriele D'Angelo non notificata alla Squadra Mobile.
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