ASCOLI - E’ arrivato il giorno del centrosinistra per individuare l’avversario di Guido Castelli alle prossime elezioni amministrative. I partecipanti alle Primarie...
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Lo sa Rita Forlini, candidata di Sel e sponsorizzata proprio da Nichi Vendola che in un messaggio d’augurio la descrive come "una donna estranea a ogni gruppo di potere" e pertanto "la risposta alla delusione dei cittadini". Proprio Forlini nell'ultima dichiarazione a poche ore dal voto lancia l'idea del Comune come "ponte tra cittadini e risorse europee", da qui l'ipotesi di "Ufficio per l'Europa", inteso non come sportello asettico dinanzi al quale il cittadino si trovi in una condizione di solitudine e spaesamento, ma l'atto finale di un percorso "improntato alla sinergia tra varie figure e professionalità".
Dell'importanza del rapporto con l'Europa è convinto anche Giancarlo Luciani Castiglia che ricorda come la voce risorse europee nell'attuale bilancio dell'Arengo sia "pari a zero". Per questo lancia nel giorno del confronto il progetto "EuRekAp", ovvero la costituzione di un team di giovani esperti in euro-progettazione che siano incaricati di reperire risorse a livello comunitario. Anche Valentina Bellini pensa all'occasione Europa: "Non è vero che un sindaco non possa fare nulla per il lavoro. Può per esempio rendere attrattivo il territorio, captare investimenti e fondi, per esempio quelli messi a disposizione dall'Europa".
Bellini punta su "partecipazione e trasparenza" e a sradicare il metodo che vede un'amministrazione "volta ad accontentare gli amici degli amici". Un nuovo governo deve basarsi sulla "competenza" della squadra, bando al manuale Cencelli, Bellini ribadisce "quando sceglierò la mia squadra spiegherò ai cittadini il perché di ogni scelta". Competenza anche alla base del metodo scelto da Giancarlo Luciani Castiglia "voglio una squadra di persone competenti" e "un'aderenza alla realtà" che si traduca in "progetti fattibili". Per questo parte dalla verifica del bilancio "che sarà il primo atto del mio esecutivo" per verificare "cosa si può e non si può fare".
Pragmatismo che mette anche nell'affrontare il tema Carbon. "Bisogna inquadrare il progetto nell'ambìto del Prg, partendo necessariamente dagli attuali interlocutori, che hanno investito in quell'area e con i quali magari ridiscutere un nuovo percorso". Lancia l'idea del Polo Agroalimentare che potrebbe affiancarsi al tecnologico e che consente di reperire fondi europei "che invece non possono essere previsti per la bonifica di un terreno di proprietà privata". Stasera si conoscerà il vincitore.
Corriere Adriatico