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SAN BENEDETTO- Partito l’iter per consentire l’installazione di ombrelloni fino ai 5 metri di battigia per l’estate 2023. L’obiettivo quello di tornare alla situazione iniziale, in maniera regolare, prima che arrivassero i controlli della Capitaneria di Porto e l’arenile venisse liberato per larga parte dalle attrezzature.
Percorso verso lo sblocco
Si è già svolto un primo incontro tra i tecnici comunali e a breve dovrà tenersi una conferenza dei servizi alla presenza della Regione, del Demanio, della Capitaneria di Porto e ovviamente del Comune. Tutti gli attori chiamati a normare l’impiego dell’arenile.
Corsa contro il tempo
«L’obiettivo- afferma l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli – è quello di permettere agli stabilimenti di adeguarsi dietro loro richiesta almeno per chi vorrà farlo, in quanto dovranno anche pagare». Un percorso che non prevede passaggi in consiglio comunale, questo dovrebbe ridurre i tempi, in modo da mettersi in regola per l’inizio della prossima estate. La conferenza dei servizi si sarebbe già svolta se non ci fossero stati ritardi da parte della Regione dovuti ai passaggi di testimone avvenuti in giunta a seguito delle elezioni nazionali». Quindi una sorta di corsa contro il tempo per arrivare all’inizio della stagione 2023 con gli chalet storici in regola e pronti a installare ombrelloni e sdraio a ridosso dalla battigia.
La vicenda
Il blitz da parte della Capitaneria era avvenuto nei primi giorni dello scorso agosto, da qui la scoperta delle irregolarità visto che a fronte di un arenile cresciuto a seguito dell’installazione delle scogliere, si era continuato a installare ombrelloni a 5 metri dalla battigia. Così i concessionari si erano ritrovati a dover rimuovere fino a otto file di ombrelloni. L’accusa è stata di occupazione abusiva di area demaniale con la conseguente corsa a togliere le attrezzature. Tutto era nato da una segnalazione da qui i controlli da parte della Capitaneria dietro spinta della Procura che non ha inteso sequestrare l’area ma liberarla dalle strutture definite abusive. Forte l’opposizione delle associazioni di categoria, spinte anche dalle lamentele di bagnanti e turisti, ma durante l’estate non si è potuti intervenire e ora si spera su questo adeguamento affinché avvenga in tempi brevi.
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