Offida, anche un brindisi col rum per l'addio ​al ballerino morto sulla Statale

Offida, anche un brindisi col rum per l'addio ​al ballerino morto sulla Statale
OFFIDA - Si sono svolti questo pomeriggio a Offida i funerali di Arianny Marin Valdespino di 33 anni morto in incidente stradale avvenuto lunedì scorso lungo la statale Adriatica...

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OFFIDA - Si sono svolti questo pomeriggio a Offida i funerali di Arianny Marin Valdespino di 33 anni morto in incidente stradale avvenuto lunedì scorso lungo la statale Adriatica all'altezza di Tortoreto.






Tanti i parenti e gli amici, provenienti anche da Cuba, che si sono stretti intorno a quella bara avvolta dalla bandiera cubana. Grande la commozione fra i presenti, specialmente tra quelli con i quali aveva trascorso momenti di gioia e di lavoro.



Arianny Marin, che ultimamente lavorava presso alcuni locali della Riviera come ballerino e maestro di balli caraibici, viene descritto come persona "solare, amico di tutti e dal cuore d'oro". Faceva parte, infatti, dell'associazione umanitaria "Una speranza per la vita".

Per tale triste circostanza, l'associazione, in collaborazione con i Comuni di Pescara e di San Vito Chietino, ha organizzato due manifestazioni "Pro Ary" che si terranno sabato e domenica prossimi sul corso Vittorio Emanuele a Pescara e solo domenica a San Vito Chietino. Pertanto, Massimo Bevilacqua, presidente dell'associazione, invita tutti alla partecipazione "per una raccolta fondi per il ritorno del nostro amico Ary al ritorno nella sua amata Cuba" e nell'occasione, dalle 16 di domenica "insceneremo un po' di musica e balli della musica amata da Ary".



La salma, portata a spalla dagli amici, è stata tumulata nel cimitero di Offida in attesa del trasferimento a Cuba. Particolare commozione si è avuta quando, all'uscita dalla chiesa, la salma è stata accolta da applausi e palloncini colorati.



Infine, prima della partenza per il camposanto, gli amici, riuniti intorno alla bara hanno dato l'estremo saluto al "grande Ary" con un brindisi al rum. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico