Pestati a sangue dai ladri che hanno sorpreso tornando a casa: padre e figlio all'ospedale

Pestati a sangue dai ladri che hanno sorpreso tornando a casa: padre e figlio all'ospedale
MONTEPRANDONE - La comunità di Monteprandone è sotto choc dopo quello che è accaduto l’altra notte. Due persone, padre e figlio, sono finite al pronto...

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MONTEPRANDONE - La comunità di Monteprandone è sotto choc dopo quello che è accaduto l’altra notte. Due persone, padre e figlio, sono finite al pronto soccorso dopo essere state picchiate da alcuni ladri che avevano ritrovato in casa al loro ritorno.

Nella fuga, i malviventi, non si sono fatti alcuno scrupolo di colpirli al volto tanto da rendere necessario il loro trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto. Ma andiamo con ordine. 

 

I furti

Tutto è accaduto domenica sera quando alcuni ladri, che avevano verosimilmente già colpito nelle ore precedenti in altre abitazioni della zona, sono stati sorpresi da una famiglia che era appena rientrata in casa e che se li è trovati davanti. Moglie marito e due figli sono rimasti terrorizzati di fronte ai banditi che, a loro volta, colti sul fatto hanno tentato di guadagnare la fuga. Per scoraggiare i padroni di casa a tentare di inseguirli o di fermarli hanno preso a pugni il padre e uno dei due figli senza farsi alcun problema. Quindi sono fuggiti. 

Le ricerche

È subito scattata la chiamata al 112 e sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione di Monteprandone e quelli del Nucleo Operativo e radiomobile della compagnia di San Benedetto. Per padre e figlio aggrediti dai malviventi è stato necessario il trasporto al Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto. 

Le ferite

Sono stati medicati ed hanno ricevuto anche alcuni punti di sutura mentre i carabinieri stanno indagando sull’accaduto tentando di ricostruire la via di fuga intrapresa dai ladri. C’è anche un identikit che coinvolgerebbe tre malviventi di origini straniere che sono stati visti aggirarsi tra le abitazioni della vallata del Tronto a bordo di un’auto scura di grossa dimensioni. Nelle ore precedenti al grave episodio di violenza che si è verificato nell’abitazione di Monteprandone si sono infatti registrati altri furti ai danni di almeno tre case lungo la vallata. 

I precedenti

Dalle ricostruzioni effettuate dai militari che si stanno concentrando sul caso potrebbe facilmente trattarsi di azioni messe a segno dalla medesima banda criminale e che ora stanno tutti cercando lungo il territorio ma anche al di fuori dei confini regionali. Gli investigatori stanno esaminando anche le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza, in particolar modo di quelle del sistema comunale di Monteprandone che potrebbero aver ripreso l’auto utilizzata dai ladri per la fuga. 

La fuga

Si tratterebbe quasi certamente di un veicolo rubato ma per identificare l’automezzo significherebbe scoprire quantomeno la strada utilizzata dai banditi per allontanarsi dal Comune e dalla zona dell’aggressione. Quello che è certo è che si tratta di una banda composta probabilmente da professionisti sia per il modus operandi messo a segno nella altre abitazioni, da dove sono spariti contanti e oggetti di valore, sia per il sangue freddo con il quale hanno picchiato i due inquilini allo scopo di essere sicuri che nessuno di loro avrebbe potuto pensare di inseguirli durante la loro fuga.

 

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Corriere Adriatico