Affluenza turistica record sui Sibillini: raffica di prenotazioni da tutta Italia

Affluenza turistica record sui Sibillini: raffica di prenotazioni da tutta Italia
MONTEMONACO  - Un’estate turistica a gonfie vele per la montagna dei Sibillini. Mai come in questo periodo, almeno da dopo il terremoto del 2016, i turisti hanno scelto...

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MONTEMONACO  - Un’estate turistica a gonfie vele per la montagna dei Sibillini. Mai come in questo periodo, almeno da dopo il terremoto del 2016, i turisti hanno scelto questo territorio per trascorrere le proprie uscite vacanziere, in genere brevi, intorno ai tre giorni di media, ma che stanno ridando notevoli boccate di ossigeno alle attività ricettive, ristorative e commerciali del territorio. In particolare è in corso una richiesta esplosiva di voler visitare la piana di Castelluccio, specialmente in questo periodo di fioritura della lenticchia. L’affluenza, soprattutto nel fine settimana, è stata incontenibile. 


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Quindi molte prenotazioni per agriturismi, country houses, bed & breakfast della zona marchigiana dei Sibillini nella provincia di Ascoli Piceno, che costituisce l’ultimo baluardo di strutture ricettive, specialmente per chi arriva dall’area est dell’Italia. Accanto a questa meta molto gettonata e ormai conosciuta a livello internazionale, rimangono i siti sempre molto conosciuti e richiesti come il lago di Pilato sul Vettore, il monte Sibilla accompagnato dalla sua celeberrima leggenda, Foce di Montemonaco, le gole dell’Infernaccio, il Santuario della Madonna dell’Ambro. Luoghi di forte richiamo che stanno vedendo un arrivo straordinario di turisti che si dividono in due categorie. Quelli mordi e fuggi che si concentrano principalmente il sabato o la domenica e che in genere arrivano da distanze non troppo lontane. Poi quelli, da più lontano, che in media si fermano 3 o 4 giorni. Quasi esclusivamente italiani, provenienti da varie regioni dal nord al centro al sud, come qualcuno dalla Lombardia, poi dal Veneto, molti dall’Emilia Romagna, poi dalla Toscana, da Roma ma anche da Campania e Puglia. Insomma il dopo lock down per il covid sta facendo rivalutare la montagna in genere e quindi quella dei Sibillini fa la parte del leone. Rispetto agli scorsi anni si vedono pochissimi stranieri che in genere preferiscono il periodo primaverile. Da questi moltissimi gli annullamenti sulle prenotazioni fatte già a febbraio. Ma questa mancanza è stata recuperata e superata alla grande con l’arrivo degli italiani. «Sono molte le prenotazioni per quasi tutta l’estate – dice Silvio Antognozzi presidente Dmo Piceno, che raccoglie diverse associazioni turistiche – come non abbiamo mai vissuto in passato, forse nemmeno prima del sisma del 2016». 


«La gente sta scegliendo alla grande la montagna, anche per il fatto che qui si sente più sicura in relazione ai distanziamenti e ad eventuali pericoli di contagio. Però occorre lavorare per gestire in modo organizzato questo flusso. Ad esempio occorre garantire un sistema di navette per far spostare i turisti nella visita dei vari luoghi, in modo da offrire itinerari ambientali ma anche aziende di prodotti locali gastronomici e artigianali da visitare. Bene – continua Antognozzi – quello che sta facendo il comune di Montemonaco. L’accesso alla Sibilla con i mezzi fino al rifugio è chiuso il sabato e la domenica ed i turisti vengono portati con delle navette che garantiscono diverse corse giornaliere. Questo potrebbe essere replicato in tante situazioni. Quindi occorre fare rete, dare servizi aggiuntivi, gli enti pubblici devono ascoltare e seguire le indicazioni degli operatori.».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico