Omicidio Melania Rea, il marito Parolisi presto fuori dal carcere? «Premio per buona condotta dopo 9 anni»

Omicicio Melania Rea, il marito Parolisi presto fuori dal carcere? «Premio per buona condotta dopo 9 anni»
Salvatore Parolisi potrebbe presto uscire dal carcere per usufruire dei permessi premio, se il giudice di sorveglianza glielo dovesse concedere. Dopo 9 anni già...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Salvatore Parolisi potrebbe presto uscire dal carcere per usufruire dei permessi premio, se il giudice di sorveglianza glielo dovesse concedere. Dopo 9 anni già trascorsi in carcere Parolisi, condannato definitivamente a 20 anni per l'omicidio della moglie Melania Rea, potrebbe infatti godere dei benefici concessi ai detenuti che hanno partecipato all'opera di rieducazione e hanno avuto una buona condotta.


LEGGI ANCHE: Lorenzo non ce l'ha fatta: ucciso dalla malattia a 40 anni dopo una lunga battaglia

Secondo quanto scrive Teodora Poeta sul quotidiano Il Messaggero, l'ex caporal maggiore dell'Esercito potrebbe dunque uscire dal carcere milanese di Bollate in cui è recluso: la notizia circolava da qualche giorno, ma non è ancora chiaro se Parolisi abbia già inoltrato o se inoltrerà a breve la richiesta di permesso premio. La stessa famiglia Rea non sa nulla, perché come ha chiarito il legale Mauro Gionni «quando c’è una pena definitiva le richieste del detenuto non vengono comunicate alla vittima, se ancora in vita, o ai suoi familiari». «Mi auguro che il magistrato tenga conto del fatto che ha perso la potestà genitoriale», ha detto l'avvocato.

LEGGI ANCHE: Confini aperti. Ceriscioli ottiene il via libera e firma il provvedimento. Si può andare nelle province confinanti di Romagna, Abruzzo, Toscana, Lazio e Umbria

Il cadavere della moglie Melania, 28 anni, fu ritrovato nel boschetto delle Casermette a Ripe di Civitella: lei e Salvatore erano andati lì per una gita insieme alla figlioletta che all'epoca aveva 18 mesi, quel lontano 18 aprile del 2011. Fu lo stesso Parolisi a chiamare i soccorsi per far cercare la moglie: due giorni dopo una telefonata anonima segnalò il ritrovamento del cadavere, martoriato da 35 coltellate. Per l'omicidio il marito di Melania fu condannato all'ergastolo in primo grado e in appello prima a 30 anni poi - dopo il ricorso in Cassazione - a vent'anni, sentenza diventata definitiva.


Il movente dell'omicidio, stando a quanto accertato dai processi, sarebbe stato il conflitto con la moglie dalla quale voleva essere libero, ma che non voleva lasciare. Parolisi aveva infatti un'amante, Ludovica, che la stessa Melania aveva minacciato quando aveva scoperto tutto, motivo per il quale la 38enne era percepita dal marito come un ostacolo alla sua carriera. La figlioletta della coppia, che all'epoca dei fatti aveva un anno e mezzo, vive con i nonni materni: con la famiglia del papà, scrive Il Messaggero, il distacco è forse insanabile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico