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ASCOLI Anche in città sono partiti i saldi invernali che, da tradizione, concludono il periodo festivo per andare incontro ai clienti che vogliono acquistare qualche prodotto (soprattutto abbigliamento) a prezzo scontato dopo gli acquisti natalizi. Ma sono tanti i dubbi che i commercianti evidenziano. L’idea di molti è quella di poterli spostare in altre date che possono essere migliori rispetto a quelle attuali.
Il sistema
Come spiegano Peppe ed Emanuele Paci di “Zona 23” «I saldi sono un sistema anacronistico e desueto, che erano legati ad un vecchio modo di fare commercio che oggi non trova più riscontro a causa dei cambiamenti della società, con l’arrivo della rete, delle piattaforme e dei marketplace. I saldi dovrebbero essere regolamentati nella forma che chiamiamo “saldo sempre, saldo mai” ovvero liberalizzarli, dove ognuno fa come vuole- spiegano - Ci sono le Notti bianche, i Black Friday che non favoriscono l’approccio agli acquisti, ma sono brevissimi periodi dove si lavora male e nel resto del mese, non si fa nulla.
Online mangia tutto
«I saldi non importano più a nessuno. Con l’online, tutti comprano sul web, e non si va più in negozio. Il commercio fisico è alla fine, così come il contatto umano- sottolinea Anna Paolini di Sisley- Anche il centro commerciale fa la sua parte. In centro c’è bisogno di una diversificazione dei negozi e delle attività». Per Marco Di Sabatino dell’omonimo negozio di Corso Trieste « In questi giorni ci sono stati tanti turisti, non guardiamo più ai ricordi dei saldi di dieci anni fa, quando erano attesi da tutti. I vari saldi dovrebbero essere posizionati più avanti, il freddo nemmeno è arrivato. Servirebbe una normativa seria, con i saldi a febbraio e ad agosto, nel pieno della stagione estiva». Carlo Corradetti di “Noir”: «I saldi dovrebbero essere fatti a febbraio, non in questo periodo dove la stagione deve ancora partire. Le temperature sono quelle che sono, bisogna adeguarsi». «Le tempistiche andrebbero riviste, i saldi andrebbero fatti a febbraio e ad agosto, le stagioni si sono spostate» conclude Alessio Di Pietro di Saint Germain.
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