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GROTTRAMMARE - Niente palla sulla piazze. Grottammare chiude alcune aree pubbliche ai ragazzi che giocano a calcio o che, in un modo o nell’altro, usino un pallone. Lo fa attraverso una apposita ordinanza del sindaco Piergallini che ieri ha firmato il documento con il quale dispone, a tutela della pubblica incolumità, il divieto di utilizzo di palloni in specifiche aree pubbliche cittadine.
Le aree vietate
Il provvedimento è valido per l’intera giornata nelle piazze Fazzini (quella del corso principale), Alighieri (zona centro anche nota come piazza Angioletto) e piazza Carducci (in zona Ascolani), mentre è meno rigoroso per piazza San Pio V, dove il gioco è vietato solo dalle ore 21 alle ore 7. In pratica nelle ore diurne si potranno tirare due calci ad un pallone ma, naturalmente, smepre nel rispetto delle altre persone presenti, senza fare schiamazzi e senza danneggiare nulla. Oltre al pallone, stop anche a tutti quei giochi collettivi o individuali che, mediante lancio di oggetti, possono arrecare molestie, disturbo o mettere in pericolo l’incolumità delle persone o danneggiare monumenti, edifici o altri beni pubblici o privati.Sono esclusi dal divieto i giochi effettuati da bambini, accompagnati dai genitori o da coloro che su di essi esercitino la vigilanza, con l’utilizzo di palloni che per peso e consistenza siano oggettivamente inoffensivi e inidonei a produrre danni a persone o cose. In buona sostanza significa che, ad esempio, con un pallone di spugna particolarmente leggero e sostanzialmente inoffensivo anche nel caso di urto con una persona o con un oggetto, si potrà giocare. E veniamo alle multe che si rischiano infrangendo le regole contenute nell’ordinanza firmata dal primo cittadino grottammarese.
I controlli
Sulla situazione vigileranno prevalentemente gli agenti di polizia locale che potranno sanzionare i trasgressori con una multa che va da un minimo di 25 ad un massimo di cinquecento euro.
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Corriere Adriatico