Minaccia di uccidersi nel pieno della notte al culmine di un forte litigio in casa. I vicini chiamano i carabinieri

L'ambulanza del 118
GROTTAMMARE - Paura nella notte tra giovedì e venerdì in zona Ascolani, a pochi passi dal centro commerciale Orologio. Intorno alle 3 del mattino i residenti della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

GROTTAMMARE - Paura nella notte tra giovedì e venerdì in zona Ascolani, a pochi passi dal centro commerciale Orologio. Intorno alle 3 del mattino i residenti della zona hanno chiamato il 112, il numero unico per le emergenze recentemente istituito dalla Regione Marche. Così, in un colpo solo, hanno messo in moto una macchina di soccorsi composta da un’ambulanza del 118, una pattuglia dei carabinieri dle Nucleo Operativo e Radiomobile e una squadra di vigili del fuoco. Il tutto per le grida disperate di un uomo che, nel corso di una furiosa lite familiare, ha iniziato a dire di volersi uccidere e di volerla fare finita. 

 

 

 
Tutto ha preso il via diversi minuti prima delle 3 del mattino di ieri quando dall’abitazione sono iniziati ad arrivare rumori e urla. Poi le urla hanno iniziato a farsi più forti e il contenuto delle parole ha messo in molti in allarme dal momento che il senso di quelle frasi ha portato tutti a temere un imminente tentativo di suicidio. A quel punto anche i più titubanti, convinti che forse sarebbe stato il caso di farsi gli affari propri (malgrado l’orario) hanno preso il telefono e lanciato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti per primi i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Benedetto. Con loro anche l’ambulanza del 118 e i vigili del fuoco allertati dalla centrale operativa del servizio di emergenza provinciale e inviati sul posto a supporto degli altri soccorritori. Una volta sul posto i carabinieri si sono messi all’opera lavorando prevalentemente sull’aspetto psicologico e dialogando con l’uomo per farlo calmare e per evitare che la situazione potesse degenerare. 


Pian piano la situazione è andata migliorando, l’uomo si è calmato e si è sfogato con i militari. I motivi dell’accaduto non sono stati resi noti per ovvi e delicati motivi, ma l’azione dei carabinieri, anche sotto il profilo psicologico, è stata efficace. Alla fine di una lunga chiacchierata liberatoria ha accettato di salire sull’ambulanza e di farsi accompagnare in ospedale per sottoporsi ad alcuni controlli. 
Emidio Lattanzi Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico