GROTTAMMARE "Sono sconvolto da quello che ho visto". A parlare è l'avvocato Mauro Gionni che ha visionato i filmati completi delle registrazioni effettuate dai carabinieri a...
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Gionni parla di "immagini impressionanti" destinate a smontare, nel processo che partirà a gennaio, tutte le giustificazioni anticipate dai legali della difesa.
"Da quei filmati si vedono dei ragazzi parcheggiati all'interno del centro - spiega il legale - che dal momento dell'ingresso fino a quello dell'uscita non fanno nulla. Nessuna terapia, nessuna attività".
L'avvocato parla anche dell'ormai famosa stanza di contenimento: "Quando erano lì dentro - spiega - non li controllava nessuno. La telecamera attraverso la quale avrebbero dovuto osservare quello che accadeva nella stanza non era collegata al computer e, in ogni caso, il computer non lo guardava mai nessuno".
Ed è anche sull'utilizzo di quella stanza che il legale di una parte dei genitori di quei ragazzi torna a tuonare: "C'è una ragazza che puntualmente, ogni mattina, veniva accompagnata nella stanza pochi minuti dopo essere entrata nella struttura. E veniva tenuta lì. Quella ragazza oggi passeggia in strada, insieme ad un operatore, ogni mattina in maniera tranquilla e serena. E non ha mai aggredito nessuno in questi due mesi".
Dalle immagini emergerebbe inoltre l'assenza di qualsiasi forma di aggressione o di violenza dei ragazzi nei confronti degli operatori o dei loro compagni: "L'unica reazione che si vede - prosegue Gionni - è quella di un ospite che butta in terra il telefonino di un'educatrice dopo che questa, per punirlo, gli ha tolto una scarpa. Non mi sembra che ci troviamo di fronte a situazioni di imprevedibile violenza".
Dalle immagini emergerebbero diversi episodi di violenza psicologica: "Se volevano andare al bagno fuori orario venivano rimessi sulle sedie". Il processo prenderà il via il 21 gennaio al Tribunale di Fermo: "Emergeranno finalmente le verità - spiega l'avvocato - e sarà possibile provare l'infondatezza delle tante cose che si sono dette in questi mesi".
Il caso di Casa di Alice esplose il 15 luglio con l'arresto di 5 educatori. La mattina stessa degli arresti furono diffusi alcuni minuti dei filmatidelle telecamere di videosorveglianza in cui venivano documentati alcuni metodi utilizzati nel centro che suscitarono scalpore in tutta Italia.
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