«Le bollette aumentano e l’acqua diminuisce»: comitati in campo per chiedere servizi migliori

«Le bollette aumentano e l’acqua diminuisce»: comitati in campo per chiedere servizi migliori
GROTTAMMARE  - «Ciip Spa: è necessario un radicale cambio di passo. A fronte di una minore qualità del servizio aumentano i costi, non è...

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GROTTAMMARE  - «Ciip Spa: è necessario un radicale cambio di passo. A fronte di una minore qualità del servizio aumentano i costi, non è ammissibile» è il monito lanciato da Alessandra Manigrasso, consigliere comunale di Grottammare, Gian Filippo Straccia del Comitato restyling Grottammare, Paolo Virgili di Città grande del Piceno, Giorgio Mancini di Cambia San Benedetto. «A tutt’oggi il primo acquedotto antisismico d’Italia presentato nel 2019 è ancora lontano – fanno sapere i firmatari della nota - Inoltre negli ultimi anni abbiamo dovuto anche subire la razionalizzazione dell’acqua durante il periodo estivo. Se ad una minor qualità dell’acqua corrisponde un aggravio sulle bollette, va da sé che questo lascia i cittadini preoccupati ed insoddisfatti».

 

In particolare in questi giorni il bilancio di previsione 2022 della Ciip viene discusso in tutti i 59 comuni aderenti. «In esso viene descritta la strategia e il futuro della società. La Ciip rappresenta un bene che negli anni antecedenti il sisma ha erogato acqua di ottima qualità e servizi soddisfacenti. L’efficienza, l’organizzazione, la progettazione, anche tra mille difficoltà, permettevano di avere nelle nostre case un’acqua con qualità organolettiche tra le migliori d’Italia. L’acqua erogata proveniente dai pozzi costringe molte famiglie, specialmente nell’hinterland ascolano, a ricorrere all’acquisto di acqua minerale in bottiglia, creando problemi alle attività commerciali, pensiamo a bar e ristoranti. E che dire del malfunzionamento dei depuratori? Chiediamo che in tempi celeri si intervenga e con i finanziamenti ricevuti si risolvano le criticità eliminando i cattivi odori, ampiamente rilevati».

Manigrasso e Straccia sottolineano come: «La Ciip non ha dato le risposte che i cittadini aspettavano, sia per quanto riguarda il servizio sia per la qualità dell’acqua. Inoltre negli ultimi tempi si è verificata la razionalizzazione dell’acqua, in particolare durante il periodo estivo, provocando una seri disagi ai cittadini, soprattutto per coloro che vivono di turismo». In conclusione i firmatari della nota ribadiscono come: «Il futuro della Ciip ci sta a cuore, ma con una programmazione progettuale che porti al miglioramento del servizio a prezzi contenuti. L’acqua è un bene indispensabile alla vita umana, pertanto deve rimanere pubblica».

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Corriere Adriatico