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La soglia
Soglia che sin dalle prime sezioni scrutinate ieri il primo cittadino entrante sembrava riuscire a centrare mentre i suoi competitor ampliavano la forchetta.
La soddisfazione di Ameli
La soddisfazione per il risultato è tutta nelle parole di Francesco Ameli segretario di federazione Pd: «Un risultato straordinario che conferma la bontà del progetto politico e della buona amministrazione che il Pd sostiene con convinzione a Grottammare. Saluto con entusiasmo la vittoria di Alessandro Rocchi e sono convinto che potrà interpretare al meglio il buon governo di cui il centrosinistra è espressione. Nonostante le passerelle con tanto di tappeto rosso dei maggiori esponenti della destra regionale e nazionale nel Piceno, continuiamo a vincere». E mentre, beato lui, l’elettore più anziano, Guerino Patani, 106 anni, al seggio è andato con le proprie gambe - segno di una tempra invidiabile - dal centrodestra nessuna flessione arriva da Valerio Pignotti, molto diplomatico e dichiaratamente soddisfatto per il lavoro svolto: «Auguro buon lavoro al nuovo sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi - dice–: saremo un’opposizione propositiva per fare gli interessi della città. Marco Sprecacè si è dimostrato un ottimo candidato, abbiamo catalizzato molti voti dei giovani e riacceso un importante movimento del centrodestra unito a Grottammare dopo anni di silenzio e diatribe interne che finalmente abbiamo accantonato». Lega e Forza Italia assieme hanno preso intorno al 5%, Fratelli d’Italia al 10%.
Il Movimento
Sul fronte Cinquestelle non aver oltrepassato neppure la soglia del 3% trova comunque il sostegno del senatore Giorgio Fede che rincuora la sua candidata: «Ringrazio Alessandra Manigrasso per il suo impegno e per essersi messa in gioco: il risultato ottenuto non è la misura del suo valore ma di un’anomalia in tutta la Regione se non in Italia, Grottammare appunto, dove il voto è stato estremamente polarizzato tra la destra e la sinistra».
Laura Ripani Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico