Palazzetto di Folignano, due professionisti a processo per crollo di edificio colposo in concorso

La struttura di Folignano rasa al suolo dopo il crollo
FOLIGNANO - Sono stati rinviate a giudizio le due persone che erano indagate per il crollo, a seguito delle abbondanti nevicate del 2017, della copertura del palazzetto di Villa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FOLIGNANO - Sono stati rinviate a giudizio le due persone che erano indagate per il crollo, a seguito delle abbondanti nevicate del 2017, della copertura del palazzetto di Villa Pigna. A finire a processo sono il progettista, l’ingegnere Riccardo Adamoli, e il responsabile unico del procedimento per quanto riguarda il secondo stralcio dei lavori, l’architetto Carlo Guaiani nei confronti dei quali è stato ipotizzato il reato di crollo di edificio colposo in concorso.

LEGGI ANCHE:

L’Arengo cerca personale per fronteggiare il disagio: si sbloccano le nove assunzioni a tempo determinato nel settore dei servizi

 

 

Per la Procura, Adamoli nel progetto definitivo aveva previsto una copertura in acciaio anziché in legno lamellare così come era stato originariamente progettato. Fatto questo che, stando anche a quanto riscontrato dai consulenti tecnici nominati dalla Procura in sede di indagini, potrebbe aver causato il crollo dal momento che i pilastri sui quali poggiava la copertura erano stati previsti per sorreggere una struttura differente. Inoltre, quello che si contesta anche al responsabile del procedimento è di non aver richiesto e fatto eseguire il collaudo statico della struttura.

Dopo che lo scorso mese di marzo i difensori dei due accusati, gli avvocati Massimo Nardi e Alessio De Vecchis, avevano chiesto ed ottenuto un tempo congruo per valutare la possibilità di chiedere il ricorso al rito abbreviato condizionato ad una perizia, l’udienza preliminare era stata aggiornata a ieri. Il giudice Rita De Angelis, accertata la volontà dei difensore di non richiedere riti alternativi, ha fissato l’udienza del processo davanti al giudice Claudia Di Valerio al 19 luglio. Il Comune di Folignano, assistito dall’avvocato Mauro Gionni, si è costituito parte civile. La copertura dello stabile era crollata nella notte tra il 17 e 18 gennaio del 2017 per la neve caduta in quei giorni. Ne era scaturita un’indagine della Procura di Ascoli che aveva posto sotto sequestro l’edificio. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico