Folignano, lupi sbranano 10 agnelli E adesso scatta l’allarme cinghiali

I poveri agnelli incappati nella ferocia dei lupi
FOLIGNANO - Dieci agnelli sbranati dai lupi a pochi passi dalle abitazioni. Qualche giorno fa gli abitanti di Piane di Morro, la frazione di Folignano, avevano lanciato...

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FOLIGNANO - Dieci agnelli sbranati dai lupi a pochi passi dalle abitazioni. Qualche giorno fa gli abitanti di Piane di Morro, la frazione di Folignano, avevano lanciato l’allarme dopo aver avvistato nelle vicinanze della zona residenziale dei lupi temendo soprattutto per l’incolumità dei residenti. Una paura che la notte scorsa ha trovato conferme nell’allevamento Gasperi di Folignano dove una decina di agnelli sono stati sbranati dai lupi. «La polizia provinciale e la Regione Marche devono intervenire al più presto - dice Donato Razzetti dell’allevamento preso di mira -. Da parte nostra chiediamo che i lupi vengano abbattuti, non tanto per i danni economici che possono creare, ma soprattutto per la sicurezza dei cittadini dal momento che ormai sono arrivati proprio a ridosso delle abitazioni. Questo è l’aspetto che fa più paura». 

La notte scorsa i lupi sono riusciti ad entrare all’interno dell’allevamento e a raggiungere il recinto dove erano custoditi agnelli particolarmente pregiati sia per la qualità della carne che della lana tanto da essere venduti per la riproduzione. Nonostante il doppio recinto elettrificato, i lupi sono riusciti ugualmente ad introdursi all’interno e a sbranare una decina di agnelli. Il danno stimato è di oltre cinquemila euro. 
Ma a preoccupare gli abitanti della zona non è solo la presenza dei lupi ma anche quella dei cinghiali. In alcuni campi coltivati delle vicinanze, infatti, sono state trovate delle tracce dell’animale che oltre a causare danni alle colture è anche esso pericoloso per l’incolumità delle persone che potrebbero trovarvisi di fronte, in piena notte. Da qui la richiesta degli allevatori e dei residenti di quella zona alla polizia provinciale che ha competenza insieme con la Regione Marche per intervenire al più presto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico