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CUPRA MARITTIMA - Riqualificazione di via delle Cupe, che collega la Strada Statale 16 con il centro storico di Marano, e realizzazione di un parcheggio a servizio del borgo per migliorarne l’attrattiva turistica e lo sviluppo commerciale. Approvato il progetto di fattibilità tecnica economica redatto dall’Ufficio tecnico del Comune di Cupra Marittima propedeutico per la ricerca e l’ottenimento di risorse ministeriali.
L’importo complessivo dell’opera è di circa 600mila euro. In particolare la strada comunale oggetto dell’intervento, che attualmente risulta in stato di dissesto, costeggia il versante sud del borgo di Cupra da anni soggetto a fenomeni erosivi e distacchi di materiale con conseguenti danni diretti, o potenziali, alle strutture e infrastrutture presenti nell’area, disagi per la collettività̀ e pericoli per la pubblica incolumità̀. «L’obiettivo è intervenire su via delle Cupe per metterla in sicurezza – spiega l’architetto Luca Vagnoni dell’Ufficio Lavori pubblici del Comune – e un parcheggio annesso riservato non solo alle auto ma anche alla biciclette.
«Con questo progetto - prosegue Vagnoni - e con quello che interessa il restauro della scalinata e delle arcate di piazza della Libertà partecipiamo a dei bandi per intercettare i fondi del Pnrr.
Per quanto riguarda i lavori inerenti la scalinata monumentale la spesa ammonterebbe a 600 mila euro. Per realizzare il progetto il Comune di Cupra ha ottenuto un finanziamento di 75 mila euro dal Ministero degli Interni. L’intervento prevede il recupero delle arcate anche al fine di poter ospitare al proprio interno degli spazi da mettere al servizio della collettività, come ufficio informazioni oppure per esposizioni. «Stiamo portando avanti diversi progetti – aggiunge il sindaco Alessio Piersimoni – volti a intercettare soldi del Pnrr per realizzare così una serie di interventi di recupero e riqualificazione aventi ad oggetto diverse aree e infrastrutture presenti nel territorio comunale. Proprio per questo abbiamo integrato l’Ufficio tecnico di una unità». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico