Covid, vaccinazioni di massa con i medici di base alla Casa della gioventù. Cala la pressione sugli ospedali

Le vaccinazioni per gli over 80 ad Ascoli
ASCOLI - Mentre si cerca di accelerare, forniture permettendo, sulle vaccinazioni alle fasce prioritarie già individuate tra ultraottantenni, personale scolastico e forze...

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ASCOLI - Mentre si cerca di accelerare, forniture permettendo, sulle vaccinazioni alle fasce prioritarie già individuate tra ultraottantenni, personale scolastico e forze dell’ordine, si inizia già a ragionare, dal punto di vista organizzativo e logistico, su quella che poi sarà la fase più complessa e delicata della campagna vaccinale, quando si dovrà partire anche con la somministrazione di dosi a tutta la fascia delle persone di età tra i 16 e i 59 anni.

 

Un’operazione che la Regione ha previsto per luglio e che vedrà, comunque, anche il ritorno delle vaccinazioni nella Casa della gioventù, a Pennile di sotto, con l’utilizzo dei medici di medicina generale che si renderanno disponibili.


I protocolli
In tale direzione, l’Arengo sta già mettendo le mani avanti per farsi trovare pronto e per ripristinare tutti i protocolli necessari a garantire un flusso in sicurezza nella struttura di molte persone. Per questo motivo, il sindaco Fioravanti è costantemente in contatto con il direttore generale dell’Area vasta 5, Cesare Milani, per mettere a punto per tempo la riapertura del punto vaccinale a Pennile di sotto. Ripartendo proprio dai punti fermi, tra percorsi, distanziamenti, segnaletica e controlli esterni, che hanno già contraddistinto l’inizio della campagna vaccinale per gli ultraottantenni, prima dello spostamento al palazzetto di Monticelli. «In una fase importantissima sul fronte sanitario – spiega il sindaco Fioravanti – per la campagna vaccinale, sono in stretto e costante contatto con il direttore dell’Area vasta 5, Milani, per definire nei dettagli e per tempo tutta l’organizzazione della fase delle vaccinazioni di massa, per la quale abbiamo messo a disposizione, come già avvenuto in precedenza, la struttura della Casa della gioventù a Pennile di sotto». 

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Lo screening
«Avendo già utilizzato la struttura – prosegue il primo cittadino – sia per lo screening con i tamponi rapidi che per la prima fase della vaccinazione degli ultraottantenni, abbiamo già individuato tutta una serie di azioni da mettere in campo sperimentate con ottimi risultati. Si ripristineranno, quindi, il presidio esterno per evitare gli assembramenti, con posti per la sosta riservati a chi deve vaccinarsi e tutti i percorsi interni, la segnaletica, le aree di attesa». Ma per definire nel dettaglio le attività da pianificare dal punto di vista organizzativo alla Casa della gioventù per le vaccinazioni di massa, manca ancora qualche tassello. «Potremo avere un quadro chiaro e capire se e come potenziare tutti i protocolli e gli aspetti logistici a Pennile di sotto – sottolinea il sindaco - nel momento in cui avremo certezze riguardo il numero di medici di medicina generale che si renderanno disponibili a somministrare vaccini nella struttura e, soprattutto, quante postazioni l’Area vasta 5 deciderà di poter attivare nella Casa della gioventù e in generale. Un aspetto fondamentale, anche per cercare di accelerare il più possibile le operazioni di somministrazione delle dosi, sempre sulla base della disponibilità di vaccini». E chiaramente nella fase che riguarderà la più ampia fascia di popolazione, tra i 16 e i 59 anni, si dovrà capire anche quali ulteriori modalità di somministrazione si attiveranno. Finora, per quanto concerne, i vaccino a domicilio hanno aderito 74 medici di base su 80. 


I ricoveri


Nel frattempo si allenta la pressione sui ricoveri nei due ospedali della provincia con il recupero di sei posti letto nei reparti Covid mentre scende il numero dei contagiati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico