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ASCOLI - Procede senza intoppi e con celerità la campagna vaccinale in Area Vasta 5. Dal Distretto di Ascoli fanno sapere che anche le ultime remore sul vaccino Astrazeneca, che ha assunto il nome commerciale di Vaxzevria, sono pressocchè scomparse. Poche le persone che rifiutano di vaccinarsi con il vaccino anglo-svedese e secondo le autorità sanitarie dell’Area Vasta 5, questa circostanza è un segnale estremamente positivo perché consente di dare un ulteriore colpo di acceleratore alla campagna vaccinale in atto. Resta lo stop al vaccino Astrazeneca per gli under 60.
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Le postazioni
E, proprio, per accelerare la campagna vaccinale che sta procedendo a buon ritmo, entro la settimana sarà insediata un’altra postazione all’interno del Palazzetto dello Sport di Monticelli e entro pochi giorni verranno insediate altre due postazioni sempre presso il centro vaccinale di Ascoli. Sul fronte ospedaliero, dopo le scorse settimane in cui non sono mancati momenti di criticità per il numero di posti letto, la situazione, ad oggi, sembra abbastanza gestibile.
I ricoveri
Parole che vengono condivise anche da Vittorio D’Emilio, primario del reparto Pneuomologia-Covid 19 dell’ospedale Mazzoni di Ascoli. «Negli ultimi giorni – sottolinea D’Emidio – la pressione sui reparti Covid, tra i quali il nostro – si è leggermente ridotta e la situazione risulta essere al momento più gestibile rispetto alle scorse settimane. Quello che preoccupa, invece, sono gli assembramenti che si vedono nei fine settimana in molte piazze della nostra provincia, in particolare, tra i giovani. Sono comportamenti che devono essere definiti con una sola parola: irresponsabilità. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti con un abbassamento dell’età media dei pazienti ricoverati per Covid». Intanto, dal mondo sanitario dell’Area Vasta 5, arriva un appello perché la Regione proceda ad immettere forze fresche negli organici di medici e infermieri. Quello che si fa notare che è dall’anno scorso che il personale sanitario, specie quello in prima linea, è sotto pressione per l’emergenza Covid ed è quasi prossimo al collasso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico