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ASCOLI - Un altro passo verso la normalità. A partire da lunedì riprenderanno in Area Vasta 5 le visite ai pazienti ospitati negli ospedali Mazzoni e Madonna del Soccorso. L’Asur che ha deciso di aprire questa finestra e detta regole molto rigide per le visite ai parenti degenti nei due nosocomi. A partire dall’orario di visita fissato tra le 12,30 e le 14, per un massimo di 15 /30 minuti a visita per ciascun giorno e limitato a un solo parente.
Le persone che intendono visitare i propri familiari devono essere in possesso del Green Pass. Per chi non avesse fatto la vaccinazione o completato il ciclo vaccinale, l’accesso ai reparti sarà consentito solo con l’attestato di avvenuta effettuazione del tampone nelle 48 ore precedenti o essere guarito dal Covid-19 da meno di sei mesi. Vietati gli abbracci e i contatti con i pazienti.
Le misure
Dovranno, infatti, essere rispettate tutte le misure di sicurezza attualmente in vigore.
La profilassi
Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Area Vasta 5, la situazione potrebbe complicarsi da qui a qualche giorno. Mercoledì sono arrivate 11.600 dosi di vaccino Pfizer, una scorta che dovrebbe garantire il regolare svolgimento della campagna di vaccinazione almeno fino a martedì, quando il sistema, vista anche le esperienze delle scorse settimane potrebbe entrare in sofferenza. Il prossimo rifornimento del vaccino Pfizer è previsto per mercoledì prossimo, ma non si sa in che quantità, anche perché da notizie che arrivano a livello nazionale sembra possibile un taglio delle forniture dei vaccini a partire dalla prossima settimana. Per questo motivo in Area Vasta 5 si stanno accantonando le scorte per i richiami, ma su questo punto giocano alcune variabili. Già ieri il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 5, Claudio Angelini, sulle scorte dei vaccini per i richiami in relazione al flusso turistico. Preoccupazioni che vengono riprese anche dal direttore della Farmaci. «Condiviso l’analisi di Angelini – spiega Isidoro Mazzoni – ma a questa va aggiunta la variabile inerente alla quantità di dosi che arriveranno nelle prossime settimane. Se il numero di turisti che vorranno la seconda dose è basso e i rifornimenti sono in linea con le nostre necessità, allora tutto si svolgerà in maniera regolare. Se, invece, il flusso di turisti che intendono vaccinarsi dovesse impennarsi e le scorte non dovessero essere sufficienti, allora, il sistema entrerà in sofferenza. Ma incrociamo le dita perché questo non accada». Sempre sul fronte vaccini, alla fine di luglio dovrebbe essere pronto il piano organizzativo predisposto dall’Arengo per consentire la vaccinazione.
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Corriere Adriatico