SAN BENEDETTO - «Non venite a San Benedetto». È ai residenti dell’entroterra, in particolare agli ascolani, che si rivolge il sindaco Pasqualino Piunti...
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Quello di Piunti è un vero e proprio appello: «Restate a casa, nei vostri luoghi di residenza. Gli ascolani stiano ad Ascoli e i sambenedettesi a San Benedetto. Quella divisione che per tanti anni è stato il tallone di Achille della nostra provincia oggi deve essere un punto di forza». Il sindaco si dice preoccupato dalle prossime due settimane con il 25 Aprile e il Primo Maggio in arrivo. Quindici giorni di fuoco, visti nell’ottica dell’emergenza Coronavirus.
Per questo motivo Piunti si è rapportato sia con il prefetto Rita Stentella che con il questore Paolo Maria Pomponio, ma anche con il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti che si unirà, nei prossimi giorni, all’appello ai propri concittadini a non spostarsi verso la Riviera dove ci sono decine di seconde case di proprietà di persone residenti nell’entroterra e utilizzate, sia nel periodo primaverile che in quello estivo per le vacanze.
Il giro di vite interessa anche la Riviera. Il Comune ha deciso di aumentare punti di controllo e pattugliamenti in giro per il territorio. La polizia locale in questi giorni ha aumentato presidi e personale e, insieme ai carabinieri e alla polizia di Stato, sta intensificando controlli e posti di blocco. E stato intensificato anche il servizio di fonetica che, da giorni, attraversa la città, invitando la cittadinanza a restare a casa. «Questo è il momento decisivo - spiega Piunti - e ora è fondamentale non abbassare la guardia. Stiamo tutelando tutti i cittadini, la maggior parte dei quali, da settimane, osserva rigorosamente le regole». Controlli intensificati anche nel resto della Riviera. A Cupra, sono stati allestiti presidi in sinergia tra vigili urbani e Polizia. «Si è trattato - spiega il sindaco Alessio Piersimoni - di operazioni congiunte coordinate dal questore che ringrazio per questi interventi che si ripeteranno la prossima settimana. Tutte le forze dell’ordine unite per un territorio che fa blocco contro il contagio». Controlli effettuati sulla Statale 16, su alcune strade provinciali ed estesi al traffico pedonale sul lungomare e al paese alto. Stessa situazione a Grottammare dove continuano i controlli della polizia locale, affiancata da polizia e carabinieri. «C’è collaborazione da parte dei cittadini - afferma il comandante della polizia locale, Stefano Proietti - che segnalano situazioni potenzialmente irregolari in strada e nei negozi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico