I furbetti del Coronavirus: alimentari aperti a Pasqua, seconde case, runner e ciclisti finiscono nella rete dei controlli

San Benedetto, i furbetti del Coronavirus: alimentari aperti a Pasqua, runner e ciclisti finiscono nella rete dei controlli
SAN BENEDETTO - Strade deserte, pochissime auto e ancora meno pedoni. Lo scenario surreale della Riviera nei giorni di Pasqua e Pasquetta ha confermato che a San Benedetto e...

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SAN BENEDETTO - Strade deserte, pochissime auto e ancora meno pedoni. Lo scenario surreale della Riviera nei giorni di Pasqua e Pasquetta ha confermato che a San Benedetto e dintorni, le regole sono state rispettate dalla stragrande maggioranza delle persone. Non sono però mancati, come era prevedibile, i trasgressori intercettati dai numerosi controlli messi in campo dalle forze dell’ordine. 


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È il caso di cinque negozi, tutti operanti nel settore alimentari, che domenica avrebbero dovuto restare chiuse al pubblico, e che invece erano operative con la clientela. Sono state verbalizzate ed ora rischiano sanzioni pesanti tra cui la sospensione della licenza. In campo anche l’elicottero della polizia, in coordinamento con le volanti, le pattuglie dei carabinieri, della polizia locale e della guardia di finanza. Proprio le fiamme gialle, attraverso la messa in campo di una motovedetta, hanno consentito di intercettare un sessantunenne che stava “godendosi” la Sentina. È andata male anche ad un 56enne di Centobuchi che è arrivato in bici sul lungomare di Porto d’Ascoli e lì si è messo a fare jogging. Un altro, un 45enne fermato a breve distanza, ha candidamente riferito agli agenti di non riuscire più a stare dentro casa. Ma era già la seconda volta che veniva fermato. Come era stato annunciato le case al mare sono state osservate speciali. Non c’è stata la temuta fuga dal Nord verso il mare anche se in un paio di occasioni sono stati riscontrati degli spostamenti irregolari da parte di persone giunte da fuori provincia che sono state sanzionate. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico