SAN BENEDETTO - La tradizione narra che se la corona gettata in mare durante la processione, in onore della Madonna della Marina, si capovolge non sarà di buon augurio per...
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Non c’è pace per la Festa della Madonna della Marina in questo anno bisestile. Fino a due mesi fa, in piena emergenza covid, sembrava impossibile immaginare di proporre una manifestazione che ogni anno coinvolge migliaia di persone. Poi, con il trascorrere delle settimane, le maglie delle misure anti contagio si sono allargate e quindi è stato possibile pensare alla festa, magari con qualche correttivo. Anche se ancora oggi ci sono delle incognite sia per la sagra ma soprattutto per i fuochi d’artificio. Ma in tutta questa storia fin dall’inizio l’assessore Pierluigi Tassotti è stato deciso ad andare avanti puntando su questa edizione, non volendo rinunciare a quella che da sempre è considerata la “festa delle feste” per la città di San Benedetto superando forse anche quella del patrono. Quindi da maggio l’amministrazione ha iniziato a lavorare sul programma.
Sagra, il pasticcio è servito
La prima grana ha riguardato la sagra da tenersi in piazza Mar del Plata. Evento organizzato da 4 anni a questa parte dall’Associazione San Benedetto in Festa, dove si è capito fin dall’inizio che il Comune voleva cambiare gestore. Il motivo è ancora oscuro ai più. Tanto da lasciare attoniti gli stessi organizzatori in primis il presidente Giovanni Filippini e Stefano Gaetani.
Il debito con Ittico
Gli stessi che però si sono tolti un sassolino dalle scarpe ricordando come sulla testa del Comune penda un debito di 48mila euro visto che all’interno dell’edizione 2019 della Marina c’era anche la rassegna culinaria Ittico organizzata dalla Confesercenti che avrebbe dovuto essere pagata con un finanziamento regionale se non fosse che il Comune sambenedettese non ha mai presentato la rendicontazione e di conseguenza il contributo è stato revocato. A questo punto è iniziata anche la querelle su chi avrebbe dovuto gestire la sagra, una volta fatta fuori San Benedetto in Festa, l’amministrazione ci ha provato con Stefano Greco patron di Anghiò, già contattato lo scorso anno. Alcuni giorni di trattative poi il “re” del Fritto Misto ha detto no. Solo a quel punto Tassotti ha contattato l’associazione “Un mare da vivere” che curerà l’aspetto enogastronomico della festa.
Arriva la Finanza
Arriva poi la sciabolata della minoranza sull’amministrazione per aver destinato 100mila euro, un tesoro, alla Festa della Marina, volano le accuse: fondi inopportuni visto il momento difficile che stanno attraversando diverse famiglie. Ma culmine degli “incidenti” deve ancora arrivare: l’altro ieri l’arresto di Andrea Cipolla della Best Eventi che stava curando l’organizzazione dei concerti di Nina Zilli, Enrico Ruggeri e Dardust. Altro che tegola su un’edizione già di per sé messa a dura prova da venti avversi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico