ASCOLI - Le aziende locali si mobilitano per poter produrre mascherine. Sono diverse in questi ultimi giorni le imprese del territorio che, di fronte alla mancanza di tutela...
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«Abbiamo deciso di adoperarci nella produzione di 2/3mila mascherine al giorno destinate ad un uso domestico, con cui riforniremo subito le farmacie e che verranno poi destinate alla popolazione» hanno spiegato i titolari della ditta di Castel di Lama, con il loro staff attualmente impegnati a realizzare migliaia di strumenti in cotone, con tessuto traspirante interno, lavabili e non destinati ad essere quindi presidio medico. «C’è estrema richiesta: le persone hanno bisogno di indossarle in caso di urgenza, come andare a prendere alimenti al supermercato o recarsi in farmacia» riferisce la dottoressa Marzia Rosati della farmacia “Ex Chiaretti” di Porta Maggiore. «In questo modo cercheremo dunque e finalmente di far terminare la mancanza di reperibilità delle mascherine» conclude la farmacista, riferendosi a strumenti che hanno avuto il permesso dell’Asur. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico