COLLI DEL TRONTO - «Costretto ad andare contro le norme anti assembramento per tutelare i miei cittadini». Andrea Cardilli, sindaco di Colli del Tronto, prosegue la...
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E ad aggravare il disagio, c’è da dire anche che siamo sotto pagamento delle pensioni e si registrano attese sfiancanti, soprattutto per gli anziani. Ma per il sindaco di Colli del Tronto, è arrivato il momento di intervenire. «Consapevole di violare le normative in materia di assembramento - dice Andrea Cardilli - mercoledì scorso ho aperto alcuni locali comunali adiacenti a quello della posta, per dare un ristoro a chi è costretto a file snervanti sotto il sole. Sono stato costretto ad andare contro tutte le regole, perché stare in fila con queste temperature è davvero impossibile».
Lettere e ricorsi
Ma quelle che sembrano delle strategie aziendali, possono essere anteposte al diritto ad avere un servizio pubblico che funzioni? Ed è proprio su questo punto che il sindaco di Colli del Tronto non ammette ragioni. «Ho già inviato una lettera ufficiale sia alla Questura che alla Prefettura - tuona ancora Cardilli-. Ho anche inviato un esposto alla Procura della Repubblica sotto l’aspetto sanitario, di ordine pubblico e, soprattutto, per interruzione di pubblico servizio. Chiudere un ufficio postale in due comuni, è davvero aberrante. E se dopo queste segnalazioni, qualcuno in fila dovesse sentirsi male, oppure dovessero esserci altri problemi di ordine pubblico, mi costituirò parte civile come comune di Colli del Tronto. Con Poste Italiane - conclude il primo cittadino - avevo già un ricorso pendente al Tar, con tanto di sospensiva accolta per altre ragioni. Dunque, pretenderò la fissazione dell’udienza nel merito, chiedendo anche i danni perché, ad oggi, non si ottempera a quanto previsto dal dispositivo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico