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ASCOLI - Ieri è stato registrato il più alto numero di vittime del Piceno in un giorno. Sono morti nella Rsa di Campofilone due anziani ascolani di 81 e 85 anni, al Mazzoni una maltignanese di 97 anni e al Madonna del Soccorso un acquavivano di 78 anni.
Resta alto anche il numero dei contagi (141) mentre le persone in isolamento domiciliare salgono a 2516. E resta l’emergenza dei posti letto nei due ospedali piceni.
Al Mazzoni ora due i pazienti gravi sono sistemati provvisoriamente nelle sale operatorie che a differenza della rianimazione hanno la pressione negativa mentre si resta in attesa di trovare posti letto nelle cliniche private. Ma la trattativa si annuncia tutta in salita perchè anche nelle case di cura private iniziano a scarseggiare i posti letto e soprattutto non vogliono rinunciare all’attività chirurgica che al contrario ha subito una battuta d’arresto nelle strutture sanitarie pubbliche.
La caccia alle streghe
Nel frattempo i posti letto nel reparto di geriatria di San Benedetto e alla pneumologia di Ascoli sono quasi esauriti.
La squadra
Intanto la direzione generale dell’Area vasta ha concesso il semaforo verde alla formazione della squadra dei referenti Covid al Madonna del Soccorso. Ne faranno parte il primario di radiologia, Carlo Marinucci, referente con funzione strategica di supervisione e raccordo tra le articolazioni organizzative delle strutture ospedaliere di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto coinvolte nella gestione dei pazienti Covid; l’ex primario di pneumologia Riccardo Pela, titolare di incarico libero professionale per l’emergenza Covid quale referente con funzione di coordinamento dei posti letto Covid ordinari all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Verrà supportato nella funzione dal neurologo in pensione Roberto Gobbato titolare di analoga tipologia di incarico. Il primario di geriatria Mario Sfrappini avrà funzione di coordinamento delle dimissioni protette dei pazienti Covid verso le strutture territoriali della Area Vasta 5 ed attività orientate all’ottimizzazione dell’utilizzo dei posti letto.
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Corriere Adriatico