Ascoli, allarme Covid-19: termoscanner agli ingressi del Mazzoni per evitare i contagi

Ascoli, allarme Covid-19: termoscanner agli ingressi del Mazzoni per evitare i contagi
ASCOLI - Coronavirus, è partita ieri la procedura del termoscanner, lo strumento attraverso il quale viene misurata la temperatura a chi accede all’ospedale Mazzoni...

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ASCOLI - Coronavirus, è partita ieri la procedura del termoscanner, lo strumento attraverso il quale viene misurata la temperatura a chi accede all’ospedale Mazzoni di Ascoli. Si tratta di un nuovo protocollo che serve ad isolare le persone eventualmente sospette di contagio. Uno dei termoscanner viene utilizzato al piano dove si trova Ematologia.


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Una misura precauzionale, considerato che sia gli operatori sanitari che eventuali visitatori, devono convivere in un ambiente sterile, anche perchè i pazienti ricoverati nel reparto hanno basse difese immunitarie. Una misura, quella del termo scanner, introdotta proprio per mantenere il nosocomio del capoluogo una struttura pulita, come viene definita nel gergo medico. 
 
Attivi anche gli Usca, i micro team, composti da un medico di base con almeno dieci anni di esperienza affiancato da un infermiere. Scopo di questi microteam è quello di recarsi a casa delle persone sospette di aver contratto il Covid-19 e in caso di dubbio, viene allertata la centrale operativa del 118. Acquistati dalla direzione generale dell’Area Vasta 5 anche sei mini ecografi, che serviranno per le diagnosi di casi urgenti. Si tratta di apparecchi delle dimensioni di uno smartphone, ma che risultano altrettanto affidabili degli strumenti più grandi. Per adesso ne sono stati acquistati sei, ma l’intenzione è quella di incrementare il numero. 
Il summit
In questa settimana, infine, dovrebbe esserci, attraverso una video conferenza, il tanto atteso incontro tra i vertici dell’Asur e la Rsu dell’Area Vasta 5, per parlare di temi riguardanti la carenza dei dispositivi di protezione individuale e di eventuali premi economici nei confronti del personale dell’AV5, impegnato a contrastare l’epidemia di Covid-19. Dimessi, intanto, ieri, due pazienti dalla terapia subintensiva. Uno dei due è un ascolano, mentre l’altro è anconetano. Entrambi, dopo l’esito del tampone, che è risultato negativo, sono stati inviati rimandati a casa perchè ci sono tutte le condizioni per una sorveglianza attiva da parte del Dipartimento di Prevenzione. Sempre dallo stesso Dipartimento, il bollettino emesso nel pomeriggio di ieri, racconta di una situazione stabile, sia sul piano delle persone positive, che dei ricoverati in terapia intensiva e sub intensiva. 
I ricoveri

Il totale delle persone positive sono 234, con solo quattro nuovi casi. I ricoverati in terapia intensiva restano sempre sei, mentre scendono a cinque quelli ricoverati in terapia subintensiva. Sono invece 362 le persone in isolamento domiciliare. Fermo a sette il numero dei deceduti. Ascoli è la città con più positivi, 74, seguita da San Benedetto del Tronto, che registra 66 positivi al Covid-19. Monsampolo del Tronto presenta, invece, 18 casi positivi al tampone. Se ieri è stata una giornata positiva almeno per quanto riguarda le dimissioni di pazienti ricoverati in terapia subintensiva, c’è da registrare le condizioni stazionarie dei primi due dipendenti comunali positivi al contagio da Coronavirus e ricoverati in terapia intensiva.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico