Coronavirus, troppi contagi è impossibile il tracciamento. Poche le scuole Covid-free. Infermeri: molte rinunce, assunti in 28

Coronavirus, troppi contagi è impossibile il tracciamento. Poche le scuole Covid-free. Infermeri: molte rinunce, assunti in 28
ASCOLI - Neanche il Mose riuscirebbe oramai ad arrestare l’ondata di contagi che da alcune settimane sta travolgendo la provincia picena, in particolare il capoluogo....

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ASCOLI - Neanche il Mose riuscirebbe oramai ad arrestare l’ondata di contagi che da alcune settimane sta travolgendo la provincia picena, in particolare il capoluogo. Attualmente sono più di 520 le persone positive al Coronavirus delle quali 130 solo ad Ascoli. Ed è allarme tracciamento dei contatti.

 

In queste condizioni è praticamente impossibile risalire alla catena dei contatti, bisognerebbe fare più di 10mila telefonate al giorno alle persone infettate o venute a contatto con i contagiati con un personale del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta che non può sopperire a tutte queste esigenze. Nel frattempo anche ieri il numero dei contagi è inquietante e molti degli isolati domiciliari iniziano a sentirsi male e a rivolgersi ai pronto soccorso degli ospedali Mazzoni e Madonna del Soccorso con tutti i rischi conseguenti. Per di più l’Area vasta 5 sconta la cronica mancanza di un reparto di malattie infettive. Di fronte a questo scenario piuttosto inquietante, ieri mattina si è tenuto un incontro con i vertici della sanità picena per fare il punto della situazione e trovare valide alternative. 


I posti letto
Al vertice era presente il direttore generale dell’Area vasta, Cesare Milani. Con gli attuali numeri del contagio è urgente applicare il piano pandemico (il Peas) che prevede l’attivazione di ventuno posti letto all’ex reparto di malattie infettive dell’ospedale Mazzoni. Il problema però è sempre lo stesso: con quale personale? Inizialmente si è pensato di impiegare i medici pneumologi e i medici di medicina generale ma anche grazie alle indicazioni dell’assessore regionale al bilancio, Guido Castelli e del sindaco Marco Fioravanti, si attiveranno i 21 posti letti con il solo personale del reparto di pneumologia al quale il direttore generale dell’Asur, Storti, ha assicurato che entro 48 ore sarà potenziato con nuove unità. Potrebbero essere prestati anche due rianimatori dell’ospedale Madonna del Soccorso. Ciò dovrebbe quindi evitare di pregiudicare l’attività del reparto di medicina generale del Mazzoni. La possibilità di impiegare i 21 posti letto al Mazzoni, inoltre, limiterà i disagi dei pazienti evitando i trasferimenti in altre strutture marchigiane. E se non dovessero bastare? A quel punto il Peas prevede la trasformazione del Madonna del Soccorso in Covid Hospital come è successo a marzo. Un grosso guaio per il sindaco Pasqualino Piunti che ha promesso che ciò non accadrà mai più e avrebbe grosse difficoltà a sostenere l’urto della protesta popolare proprio a pochi mesi dalle elezioni comunali. Inoltre l’attività ambulatoriale si paralizzerebbe con aumento delle liste di attesa. Non resta che incrociare le dita. 


Le scuole e l’Arengo
Intanto i contagi non si fermano nelle scuole rimaste aperte. Alla scuola Piacentini di San Benedetto un’insegnante è risultata positiva per cui niente lezioni oggi per due classi. In quasi tutti gli istituti scolastici ascolani proseguimento della didattica a distanza almeno fino a sabato prossimo. Apprensione anche a Palazzo Arengo per i quattro dipendenti comunali rimasti contagiati seppure al di fuori del posto di lavoro.


Le defezioni


Nei giorni scorsi la direzione generale dell’Area vasta aveva provveduto ad inviare richieste di disponibilità a svolgere un incarico a tempo determinato in qualità di infermiere con presa in servizio entro venerdì scorso dai nominativi forniti dal Centro unificato di reclutamento dell’Asur. Pertanto il 9 ottobre scorso è stata disposta l’assunzione a tempo determinato per un anno di 55 infermieri mediante utilizzo della graduatoria di avviso pubblico approvata il 30 luglio scorso. Purtroppo però c’è stata la rinuncia di 22 infermieri. D’urgenza quindi è stata disposta l’assunzione a tempo determinato di 28 infermieri che subentreranno ai rinunciatari. Sono: D’Angelo Raffaele, Settimi Chiara, Di Dalmazio Angela, Monaco Salvatore, Mariani Nicolas, Di Domenico Camilla, Melillo Federica, Simonetti Erica, Rossi Fabrizia, Ridolfi Ilenia, Prendi Sara, Di Loreto Gabiria, Nardinocchi Martina, Orlando Isabella Pia, Fragnenti Giulia, Di Giosia Francesca, Di Michele Greta, Marchegiani Martina, Liberti Alessio, Falà Laura, Lizzi Francesca Maria Pia, Obermayer Antonio.

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Corriere Adriatico