Marche, i timori dei dipendenti Whirlpool: «L'azienda presenti il piano industriale e apra un confronto»

La Whirlpool
COMUNANZA - Un incontro che ha lasciato l’amaro in bocca ai rappresentanti dei lavoratori della Whirlpool quello che si è tenuto ieri pomeriggio al Mise, alla...

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COMUNANZA - Un incontro che ha lasciato l’amaro in bocca ai rappresentanti dei lavoratori della Whirlpool quello che si è tenuto ieri pomeriggio al Mise, alla presenza degli vertici nazionali del coordinamento sindacale di Fiom, Fim, Uilm e Ugl metalmeccanici, dei rappresentanti delle regioni dove sono presenti i siti produttivi italiani, (per le Marche l’assessore Aguzzi), il governo con i ministri Giorgetti per lo sviluppo economico e Orlando per il lavoro. Assente l’azienda che ha poi fatto conoscere la sua posizione. L’incontro era stato chiesto dagli stessi sindacati per avere delle risposte sulle strategie prossime future della multinazionale in Italia e nell’area Emea. 

 

In sostanza non sono arrivati chiarimenti. Infatti la stessa azienda, in una nota, ha rimarcato che «è ancora in corso una revisione strategica delle proprie attività nella regione Europa, Medio Oriente e Africa. In questo ambito, tutte le opzioni sono attualmente in corso di valutazione e tutti gli scenari continuano ad essere valutati. Whirlpool ribadisce la propria completa disponibilità a discutere, in una riunione dopo il 21 ottobre, con tutte le parti interessate per fornire eventuali aggiornamenti disponibili. Un aggiornamento sull’andamento della revisione strategica sarà possibile con la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre». Quindi possibili anche le ipotesi di vendita degli asset. 

I sindacati, delusi dall’assenza dell’azienda, hanno chiesto al governo che il dossier sulla situazione delle Whirlpool passi anche ai ministri di riferimento del nuovo governo. Inoltre, stanno anche valutando se mettere in campo delle iniziative con manifestazioni pubbliche.

Chiedono al governo di varare una politica che salvaguardi l’industria degli elettrodomestici dalla crisi incipiente e che aiuti i lavoratori a sapere se l’azienda cederà le sue attività e a chi. «Necessita conoscere – dicono - il piano industriale di Whirlpool e del potenziale acquirente. Nel caso in cui si trattasse di un piano inaccettabile per l’Italia, chiederemo al governo di intervenire anche con i poteri speciali che la legge gli riconosce a protezione dei settori strategici. Alla Whirlpool chiediamo non solo di conoscere la realtà delle cose, ma di aprire un confronto, in mancanza del quale dobbiamo mettere in campo reazioni adeguate». Quindi si potranno conoscere le nuove scelte strategiche aziendali solo dopo il 21 ottobre.

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Corriere Adriatico