COMUNANZA - La solidarietà, la generosità, il senso profondo di umana accoglienza da una parte e l'immensa gratitudine dall'altra, che creano un legame...
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Un filo storico rimasto per tanti anni forte nella memoria e profondo nel cuore di Gabrielle, una signora inglese, che l'ha voluto rinvigorire venendo in Italia e giungendo a Comunanza, assieme al marito Brian Ross, per ritrovare qualcuno della famiglia Cozzi che, tra il 1943 e '44, aveva aiutato suo padre Jim Ayers a nascondersi dai tedeschi e dai fascisti. Nella cittadina la signora Gabrielle è riuscita a ritrovare due componenti dei Cozzi, Elisa e la cugina Maria, oggi intorno agli ottant'anni, che all'epoca avevano rispettivamente 12 e 7 anni e vivevano nella stessa famiglia. Un incontro segnato da abbracci, lacrime, forte emozione.
Rivivono i ricordi di momenti difficilissimi. Jim ed un suo compagno d'armi, probabilmente dopo l'armistizio dell'8 settembre del '43 tra l'Italia e le forze alleate, erano riusciti ad uscire dal campo di concentramento di Ponte S. Nicolò di Padova e si erano diretti verso sud a piedi. Vagando per mesi, in un giorno di dicembre si fermano davanti una casa di campagna, vicino Comunanza, abitata dai Cozzi, famiglia di agricoltori all'epoca composta da 22 persone. I due soldati inglesi, stanchi, sciupati e impauriti chiedono aiuto. Nonostante le difficoltà per tutti, nonché i pericoli ai quali si va incontro, la famiglia Cozzi, senza esitazione, decide di proteggerli. Di giorno rimangono nascosti in una capanna vicino casa in mezzo al fieno utilizzato per gli animali.
Di notte entrano a dormire in casa. Persino le bambine Maria ed Elisa si adoperano per portar loro da mangiare mentre sono nascosti. Jim e compagno realizzano zoccoletti in legno per loro e gli altri bambini. Una situazione rischiosissima per i due soldati ma anche per l'intera famiglia, specialmente in quei giorni d'inizi 1944 quando i tedeschi sono in ritirata verso nord e gli squadristi fascisti sono in giro. Infatti arriva il giorno della grande paura.
Una divisione tedesca, che vede la presenza anche di alti gradi militari, decide di sostare proprio a casa dei Cozzi e proprio mentre Jim ed il suo compagno erano nascosti sotto il fieno, a pochi metri. Tutta la famiglia accoglie con molta gentilezza i tedeschi per non farli insospettire. E tutto finisce bene. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico