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CASTEL DI LAMA Un firmamento di stelle sopra il cielo di Castel di Lama. Il sindaco uscente pentastellato, Mauro Bochicchio, si riconferma alla guida della cittadina della Vallata del Tronto e raddoppia i consensi. Cinque anni fa un elettore su cinque votò per lui e vinse, stavolta il margine è notevolmente cresciuto: ben uno su due. Un successo frutto dell’allargamento al civismo: quindi non solo Movimento 5 Stelle ma anche ex esponenti del Partito democratico come l’ex segretario del circolo Stefano Falcioni (che ha preso oltre trecento preferenze ) e dell’associazionismo. E anche l’affluenza alle urne ha sostanzialmente retto: nonostante il maltempo e due liste in lizza in meno è passata dal 67,42% del 2018 al 65,94% del 2023. Quella adottata da Bochicchio è stata una strategia vincente come sottolineato dal coordinatore regionale M5S, Giorgio Fede: «Mauro è stato inclusivo e questa vittoria potrebbe essere l’esempio di un’alleanza che ha aggregato. Premiato il buon lavoro e ora che i cantieri del Pnrr prenderanno forma non potrà che migliorare».
Gli sconfitti
Tiziano Oddi di Democraticamente insieme, lista alleata con la base del Pd, ammette la batosta: «La nostra è una sconfitta nettissima.
Il Consiglio
Entrano in consiglio comunale: oltre a Bochicchio per la sua lista: Domenico Angelini, Stefano Falcioni, Gabriele Gagliardi, Marco Mattoni (il più votato), Diana Paoletti, Patrizia Stipa, Felicia Laura Vagnoni e Loredana Zappacosta; per l’opposizione: Tiziano Oddi, Stenio Amabili, Alessandra Egidi e Francesco Ciabattoni.
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