La Capitaneria inasprisce i divieti sull'utilizzo del pennello sull'Albula. Stop all'accesso per terra e per mare

Il pennello sull'Albula a San Benedetto
SAN BENEDETTO - Divieti per terra e per mare. Un’ordinanza della Capitaneria di porto fissa nuovi, stringenti, paletti sull’utilizzo (o, meglio, non utilizzo) del...

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SAN BENEDETTO - Divieti per terra e per mare. Un’ordinanza della Capitaneria di porto fissa nuovi, stringenti, paletti sull’utilizzo (o, meglio, non utilizzo) del pennello sull’Albula. Coinvolti non solo pedoni e bagnanti, ma anche imbarcazioni e appassionati d’immersioni. 

 

Parliamo di un’infrastruttura realizzata nel 2016 su cui già da tempo vige un divieto d’accesso, attualmente segnalato da un semplice cartello. Proibizione che viene ignorata da troppe persone, soprattutto durante la bella stagione. 


L’appello
Così, il comandante Marco Mancini ha firmato un nuovo provvedimento, che chiama in causa anche l’amministrazione comunale: «Il Comune, competente alla gestione del pubblico demanio marittimo ad uso turistico-ricreativo, su cui ricade il pennello - si legge nell’ordinanza - dovrà adottare ogni utile iniziativa anche mediante l’apposizione di idonea cartellonistica monitoria e ogni altro apprestamento fisico interdittivo ritenuto utile, a mare e a terra, per impedirne l’accesso. Quanto sopra non escludendo la programmazione di specifica attività di vigilanza da parte della locale polizia municipale».

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Ora la palla passa in municipio e occorrerà vedere quale «apprestamento fisico interdittivo» verrà scelto. Certo, non potrà bastare la semplice transenna vista la scorsa estate, letteralmente scostabile e aggirabile in un battibaleno. Ma, come accennato all’inizio, la Capitaneria fissa nuove regole anche su altri fronti. Sempre nell’ordinan za, infatti, si fa presente che ad una distanza di sicurezza inferiore a 60 metri dal pennello è vietato navigare, ancorare e sostare. Mentre a una distanza inferiore a 50 metri e proibito praticare la balneazione ed effettuare attività di immersione con qualunque tecnica. I limiti imposti dalla Capitaneria sono motivati da tutta una serie di considerazioni. Nell’ordinanza si legge che il pennello «è attualmente sprovvisto di qualunque recinzione e, dunque, potenzialmente pericoloso soprattutto in caso di condizioni metereologiche avverse». 


La svista


Fin qui la giusta attenzione rivolta alla sicurezza dei pedoni. Ma perché ci sono limiti anche sul fronte di tutte le imbarcazioni? Il chiarimento arriva sempre dalla nuova ordinanza: «Pennello alla foce del Torrente Albula non è attualmente segnalato sulla cartografia nautica». Dunque c’è anche questo alla base della raffica di divieti, varati «al fine di impedire il verificarsi di situazioni pregiudizievoli per la sicurezza della navigazione e per la pubblica incolumità in considerazione del fatto che il mancato aggiornamento della suddetta documentazione- costituisce fattore di rischio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico