Violenza sessuale su una ragazzina di 13 anni: l'Appello conferma le condanne ai due nigeriani

Violenza sessuale su una ragazzina di 13 anni: l'Appello conferma le condanne ai due nigeriani
ASCOLI - La Corte di appello di Ancona ha confermato le condanne di primo grado per i due nigeriani accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne avvenuta...

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ASCOLI - La Corte di appello di Ancona ha confermato le condanne di primo grado per i due nigeriani accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne avvenuta nei giardini pubblici di viale De Gasperi.

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A settembre 2019, al termine del processo di primo grado, il tribunale di Ascoli condannò il 23enne Christopher Ehikhebolo a 5 anni di carcere e il 24enne Patrick Boi a 4 di reclusione perché ritenuti responsabili di aver compiuto, nell’ottobre del 2017, la violenza sessuale su una ragazzina ascolana che all’epoca dei fatti aveva 13 anni. 

 

Secondo quanto ricostruito dalla procura di Ascoli in fase di indagine, i due si erano avvicinati alla ragazzina che stava aspettando l’autobus e l’avevano invitata a seguirli. Ma, nonostante il rifiuto della tredicenne, i due l’avevano afferrata e condotta nei vicini giardini pubblici dove si era poi consumata la violenza sessuale. Ehikhebolo, inoltre, era accusato anche di un altro episodio che, secondo il racconto della ragazzina, sarebbe avvenuto nell’estate del 2017 in un appartamento di San Benedetto. Per quei fatti, i due nigeriani furono giudicati colpevoli e, oltre alla pena detentiva, il collegio giudicante dispose il risarcimento dei danni stabilendo una provvisionale di 50mila euro per la ragazzina e di 20mila complessivi da corrispondere ai genitori. Ad impugnare la sentenza fu la procura di Ascoli che presentò ricorso davanti ai giudici della corte d’appello di Ancona chiedendo l’inasprimento delle pene per i due imputati. Al termine della requisitoria, la pubblica accusa rappresentata dal sostituto procuratore Mara Flaiani, infatti, chiese la condanna a 7 anni di carcere per Ehikhebolo e a 6 per Boi. Anche il difensore dei due nigeriani, l’avvocato Umberto Gramenzi, aveva manifestato l’intenzione di presentare ricorso in Appello. Dopo oltre un anno, i giudici di secondo grado hanno confermato le condanne del tribunale di Ascoli.

 

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Corriere Adriatico