Ad Ascoli vigili urbani come sceriffi: saranno dotati di pistola e bastone distanziatore

Ad Ascoli vigili urbani come sceriffi: saranno dotati di pistola e bastone distanziatore
ASCOLI - I vigili urbani ascolani saranno armati di pistola semiautomatica. Il via libera definitivo spetterà al consiglio comunale, giovedì prossimo, chiamato ad...

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ASCOLI - I vigili urbani ascolani saranno armati di pistola semiautomatica. Il via libera definitivo spetterà al consiglio comunale, giovedì prossimo, chiamato ad approvare il regolamento sull’armamento del personale di polizia locale già licenziato in commissione. Non è la prima volta che all’Arengo si prende in considerazione e si discute sulla possibilità di dotare gli agenti della polizia locale di armi da fuoco ma finora non si è mai arrivati all’approvazione e all’adozione del provvedimento. 

 

Le perplessità


Anche per le prese di posizione politica contrarie riscontrate negli anni scorsi e osteggiato da più parti. Qualche anno fa, non mancarono anche i timori dei rappresentati sindacali degli agenti sulla dotazione ai vigili urbani delle armi. A distanza di qualche anno, il provvedimento sembra ora poter giungere in porto. Il regolamento, che è stato approvato, prevede la dotazione della pistola ai vigili urbani in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza. L’arma che verrà assegnata è una pistola semiautomatica calibro 9 da scegliere tra i marchi Beretta, Glock e Mbh Sig Sauber. Sarà attribuita solamente al termine di un corso di addestramento presso il poligono di tiro e dopo aver verificato che sussistano per ciascuno di loro i requisiti psicofisici per ottenere l’autorizzazione ad avere l’arma. Il regolamento stabilisce, oltre all’obbligo per il sindaco di denunciare alla questura le armi e le munizioni acquistate, di dare in dotazione a ciascun agente una pistola e due caricatori di munizioni. Inoltre, si prevede la possibilità per gli agenti in possesso della qualifica necessaria di presentare al comandante un’istanza di esenzione di assegnazione dell’arma purchè si abbiano dei comprovati motivi che non siano quelli dell’obiezione di coscienza. La dotazione della pistola, qualora dovesse essere approvata dal consiglio comunale, certamente accrescerà le responsabilità per ciascun agente chiamato, per questo motivo, ad attuare una corretta e adeguata manutenzione dell’arma e anche una attenta custodia della stessa anche quando non è in servizio. Per questo, il regolamento prevede l’obbligo di effettuare periodicamente sessioni di addestramento al poligono di tiro e dà anche la possibilità al comandante di procedere al ritiro cautelare della pistola qualora uno degli agenti non sia risultato idoneo alle prove di tiro e di maneggio dell’arma. E sempre per quanto riguarda i controlli, il comandante della polizia locale, in questo caso Patrizia Celani, avrà il potere di effettuare senza preavviso controlli sugli assegnatari delle pistole per accertare la corrispondenza dell’arma e della dotazione delle munizioni con quanto riportato sull’apposito registro mentre il sindaco o l’assessore delegato potranno disporre visite di controllo e ispezioni interne. 


Le sciabole


Il regolamento sull’armamento del personale della polizia locale oltre a stabilire la consegna delle pistole dispone anche la dotazione delle sciabole da utilizzare dagli agenti della polizia locale da utilizzare esclusivamente in occasione dei servizi di guardia d’onore in manifestazioni e funzioni pubbliche. La sciabola sarà assegnata anche coloro che non hanno la qualifica di agenti di pubblica sicurezza. Infine, i vigili urbani potranno essere dotati anche di strumenti di autotutela come lo spray anti aggressione e il bastone distanziatore estensibile in plastica che non sono classificati come armi. Dopo il disco verde ottenuto in commissione comunale, il regolamento per essere adottato dovrà essere approvato dal consiglio comunale. E già le forze politiche contrarie al provvedimento affilano le loro armi.

 

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Corriere Adriatico