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ASCOLI - Moglie e marito finiscono davanti al giudice accusati a vario titolo di danneggiamento, minacce e molestie nei confronti della proprietaria del terreno confinante. Ieri mattina la coppia, difesa dall’avvocato Umberto Gramenzi, è comparsa davanti al giudice Di Valerio.
I fatti risalgono tra il mese di marzo ed agosto del 2019 fino a gennaio dello 2020 a Roccafluvione quando, secondo l’accusa, moglie e marito si sarebbero resi protagonisti nei confronti della donna che ha la proprietà confinante.
Cattivi rapporti tra confinanti che sarebbero degenerati anche con danneggiamenti. Sarebbero stati loro, infatti, ad aver tagliato i rami di un acero di grandi dimensioni che si trovava nella zona ma non ricadente all’interno della loro proprietà ma in quella della donna proprietaria del podere adiacente. Fino a quando, la vicina, arrivata al culmine della sopportazione, ha deciso di rivolgersi alla Procura. Nel corso del processo, durante l’udienza che si è svolta ieri, la donna, assistita dall’avvocato Mauro Gionni, si è costituita parte civile. Il giudice ha quindi aggiornato il processo al 27 settembre e, in quella occasione, verrà ascoltata la parte lesa.
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Corriere Adriatico