ASCOLI - "Sant'Emidio salvaci dalla crisi economica". E' l'appello che il vescovo diocesano, monsignor Giovanni D'Ercole ha fatto durante la messa per celebrare il...
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La città è stata svegliata questa mattina alle 9 in punto dallo sparo di colpi scuri a ripetizione, poi ripetuto anche a mezzogiorno e alle 18, prima del gran finale dei fuochi pirotecnici avvenuto a tarda notte come vuole la tradizione. Migliaia di fedeli si sono riversati per le strade del centro storico, affollando in particolare il Duomo. Molti fedeli hanno voluto partecipare al principale evento reliogoso quello concelebrato alle 11 e 30 dal vescovo diocesano D'Ercole a cui era presente una delegazione di Napoli, città per l'occasione gemellata con il capoluogo piceno guidata dal vescovo ausiliare Lucio Lemmo. Nel pomeriggio il vescovo ha celebrato la messa e benedetto la successiva processione, per la prima volta dopo 15 anni svoltasi per le vie del centro storico senza la presenza del carro di buoi ma con l'ausilio di un apposito carrello sul quale è stata adagiata la nuova statua trasportata prima a spalla da dodici volontari e poi con uno speciale carrello. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico